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THE HURT LOCKER regia di Kathryn Bigelow

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StranzCronenber     8 / 10  15/09/2009 12:04:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente un film sulla guerra privo di retorica e facili concessioni alla spettacolarizzazione della più immane tragedia che l'uomo possa provocare.
I cattivi non sono tutti cattivi, i buoni non sono poi tanto buoni. Sembra banale, eppure di rado si riesce a dipingere uno scenario estremo evitando di radicalizzare le scelte dei protagonisti, in un senso o nell'altro.
Persino Clint Eastwood, ad esempio, a distanza di decenni ancora non è riuscito a capire che i buoni troppo onesti diventano antipatici, e soprattutto poco credibili.
La guerra è terribile, disumana e spietata. Di conseguenza, gli uomini in guerra devono essere altrettanto disumani e spietati?
La risposta che la Bigelow propone è sconcertante: le azioni più temerarie a volte sono indispensabili per salvare il briciolo di umanità che residua in chi è costretto a convivere costantemente con la morte. Eppure, il coraggio di scelte difficili deriva dalla dipendenza (tossica) dagli orrori che si affrontano.
E forse, questa, è l'unica risposta giusta. In altri termini, non ci sono eroi in guerra.
Tornando al film, devo ammettere di essere un vero e proprio fan della Bigelow, sin dai tempi di Near Dark (stupendo), e questa opera ultima mi ha davvero emozionato per l'originalità del punto di vista adottato e per l'intensità con cui gli eventi vengono rappresentati.
Man mano che la visione prosegue, l'impressione che si ha è che il vero, unico personaggio principale sia la pulsione irrefrenabile verso il rischio di saltare in aria.
E lo spettatore, insieme all'artificiere, viene assorbito dalla polvere del deserto, fino a diventare parte integrante della desolazione irachena.
Molto suggestiva è la sequenza della prima missione del nuovo arrivato, in cui lui si indirizza verso la bomba immerso in una nube di fumo. Scompare alla vista dei compagni e riappare aldilà della coltre bianca, da solo nel bel mezzo dell'incrocio, esposto alla mercè del nemico.
Sin dall'inizio, pertanto, una cosa è chiara: da una parte c'è un tossico della guerra, dall'altra tutto il resto.
Insomma, evitando di dilungarmi troppo, il film è davvero stupendo.





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