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THE SPIRIT regia di Frank Miller

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Constantine     8 / 10  26/12/2008 14:45:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'esordio solitario dietro la macchina da presa di uno dei più importanti fumettisti americani è un qualcosa di assolutamente unico, seppur sfrutta la tecnica già utilizzata per il "suo" Sin City, qui l' impiego è ben diverso, e come primo pregio ha quello di riuscire a trasportare la visionaria percezione dell'artista sulla pellicola anzichè su fogli di carta. Infatti notiamo subito che la visione di The Spirit ci trasporta direttamente dentro la testa di Miller, i giochi cromatici, le scelte delle inquadrature, le pose, i movimenti di macchina; tutto fa parte del bagaglio visivo di questo autore, come se le sue pagine prendessero movimento, vita propria. Anche la sceneggiatura, con l'immancabile voce fuori campo ed i dialoghi grotteschi non fa eccezione. La contaminazione fumettistica della pellicola è ben più marcata del già citato predecessore, come se Miller orchestrasse il film come una vera è propria Graphic Novel, sporcandone il montaggio, dimostrando quel tecnicismo e quella conoscenza del linguaggio e della narrazione riadattandole alle sue regole, il racconto dalla patina semplicistica agevola ancor di più il lavoro di Miller che fa l'occhiolino ad una pellicola smaccatamente barocca. Certamente superando il primo strato di semplicità e non-sense, il film riesce a dire qualcosa anche di molto più concreto, un eroe così puro dal non accettare qualsiasi comportamento contro le regole quanto immancabilmente maschilista e ottuso, ossessionato dalla propria città, morto e risorto ad opera della sua stessa nemesi. Anche se il risultato in alcuni passaggi traballa un pò, il tutto è estremamente coraggioso, innovativo e personale. Il Cast dal canto suo è di altissimo livello, interessante la scelta di Macht, ottimo Jackson, la stupenda Mendes e la Johansson; buone musiche, anche se si poteva fare qualcosa di più per far risaltare al meglio la natura di Central City. Concludendo, Miller regala una sua distintiva interpretazione del capolavoro di Eisner, che di sicuro avrebbe fatto piacere al Maestro e che traccia un ulteriore anello di congiunzione tra comics e cellulosa, non cercando il consenso delle grandi platee, ma di sicuro spaccandolo in diverse correnti di pensiero. Il tutto da me veramente ben accetto.

" L'abbiamo vista..."

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kaizen  05/01/2009 13:06:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chapeau al tuo commento, anche se non condivido il voto. Portare il linguaggio fumettistico al cinema sara' anche coraggioso e diverso, ma non necessariamente buono.
Per fare un'analogia, se metto lo zucchero nel risotto ai porcini sono coraggioso, certo... :-)

Applausi per lo spoiler! Io ad uno cosi' gliene avrei dette quattro dopo 10 minuti. Giusto l'altro ieri mi sono messo ad urlare in sala verso un gruppetto di ragazzini che si parlavano ad alta voce a diversi posti di distanza! Ma noleggiati la cassetta e guardatelo a casa, no? Cosi' puoi commentare quello che vuoi senza rompere i cosiddetti agli altri! :-)
C'e' da dire che negli ultimi 4 film che ho visto, 4 volte ho dovuto chiedere di far silenzio. O li attiro tutti io, o è un altro segnale di decadenza morale (senza fare il bacchettone moralista...ma vorrei godermi un film...)