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CIME TEMPESTOSE regia di Luis Buñuel

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elio91     6½ / 10  25/07/2011 10:45:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era da tempo che desideravo vederlo senza riuscirci ma finalmente ce l'ho fatta. La curiosità più grande è sempre quella di riscoprire un Bunuel inedito,non ancora visto che può regalare momenti unici come suo solito: questa volta è vero solo in parte.
Questa trasposizione fedele nello spirito al romanzo della Bronte alla lunga non è del tutto riuscita,troppo ancoràta ad attori mediocri e staticità di eventi alla lunga stancanti e monotoni. Manca anche il mordente satirico e dissacrante di don Luis,a parte nella presentazione iniziale dei personaggi,ma il romanzo non si prestava a critiche particolari su chiesa o borghesia.
Quello che in ogni caso interessava Bunuel era mettere in risalto l'amor fou in chiave surrealista: non a caso i surrealisti adoravano Cime Tempestose per l'irrazionalità dell'amore tra i due protagonisti,che mancavano di qualsiasi altro sentimento nei confronti degli altri; un amore improntato ad un egoismo mostruoso e che li consuma fino a morire,un sentimento totale e che fagocita tutto il resto. Questo aspetto del libro è portato all'eccesso e mostrato con dovizia di particolari,tanto da far storcere il naso perché pare di assistere ad una telenovelas sudamericana; ma chi conosce il regista ed il romanzo sa che non è così.
Ciononostante questa trasposizione si trascina stancamente fino al finale,che è una vera e propria meraviglia allucinata lontanissima anni luce da qualsiasi canone commerciale: sogno,morte e amore si intrecciano indissolubilmente in una sequenza suggestiva e provocatoria,la scena necrofila più elegante e riuscita di sempre (mezzo voto in più solo per questo).
Purtroppo Bunuel dovette accontentarsi di attori mediocri che gli furono imposti e di problemi in fase di realizzazione non indifferenti che con ogni probabilità influirono decisivamente sul risultato finale,sufficiente ma non del tutto riuscito.

Ah,e spulciando all'interno della sua biografia nelle parole che riguardano questo suo film,si trova l'ennesima professione di ateismo e provocazione anche all'interno di Cime Tempestose: è quando il vecchietto cita un passo favorito della Bibbia dal regista,parole stupende dette però dagli empi secondo le sacre scritture. L'ennesima dimostrazione che vedere superficialmente uno qualsiasi dei lavori del regista spagnolo è un peccato mortale,bisogna andare a fondo della sua arte. E scovare momenti di altissimo cinema, significato e coerenza anche in uno dei suoi lavori minori.