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DANTE 01 regia di Marc Caro

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Flagg     2 / 10  25/11/2008 00:00:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inizio dicendo che hanno ragione quanti affermano che non è un film per tutti. Una caratteristica è indispensabile per guardarlo bene: una sacca scrotale a tenuta stagna per prevenire pericolose cadute. Dopo 2001 Odissea nello Spazio la fantascienza, prima snobbata, si è divisa in due correnti. Il filone commerciale (o comunque, diciamo così, spettacolare) che va a pescare tra racconti di SF popolare e pone l'accento sulle meraviglie (o, perché no, sugli orrori) del "mondo di domani" e sugli effetti speciali e il filone metafisico/intellettuale, ovvero di quelli che vogliono realizzare una pellicola coi canoni della SF, ma "diversa". Atta a produrre un messaggio "intelligente", spirituale e profondo. A volte qualcuno ci riesce, almeno in parte (penso al già citato 2001 o Solaris), purtroppo la maggior parte delle volte il tutto si riduce, come nel caso di Dante 01, alla proverbiale montagna - e non specifico di quale materiale - che partorisce un topolino.
Nello specifico: abbiamo il tentativo di fondere un prison movie con un film di fantascienza. L'eroe vorrebbe essere, credo, una sorta di Michael Clarke Duncan del Miglio Verde. Arriva in un posto definibile come l'inferno. Una prigione orbitante accanto a un pianeta ribollente di magma, dove si fanno esperimenti sui detenuti, le persone sono tutte uguali, omologate nell'aspetto. E il nostro inizia a fare miracoli. Peccato che le similitudini con il Miglio Verde si chiudano qui. Oh, ci sono tutti gli elementi "classici" del genere: la dottoressa (secondino) sadica, quella buona e introspettiva, il pragmatico, il detenuto pazzo assassino, quello che alla fine si sacrifica... ma sono delle macchiette. Caratterizzazione zero. La situazione dovrebbe condurre a un'indagine spirituale ma le didascalie che si tenta di porre ogni tanto citando la Bibbia come commento di quanto sta accadendo loro più che una spiegazione allo spettatore sembrano degli sproloqui. Certi dialoghi non hanno coerenza e si sente pesantemente come siano scopiazzati da altri ben più famosi e soprattutto brillanti.
Le inquadrature sono oscene. Capirei se servissero a far entrare lo spettatore nel mondo disorientato dei detenuti. Ma allora perché TUTTE sono così? E che dire dell'effetto speciale finale con la scena della crocefissione? Ho capito cosa voleva rappresentare, ma più che il sacrificio di Cristo mi ha ricordato un'onda energetica di Dragonball.
Voto finale: due. I due maroni che ti vengono a guardarlo interamente.
saradolce  07/02/2009 15:35:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sacca scrotale?????? che ridere che mi fate in questo sito! comunque d'accordissimo, io ho visto i primi 10 minuti e poi ho capito che dovevo staccarlo subito....