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WALL-E regia di Andrew Stanton

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  06/11/2008 21:10:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Wall-E" è indubbiamente un prodotto ottimo e confezionato a regola d'arte. La storia è molto bella e le ambientazioni ricreate sono decisamente suggestive; e poi sono da apprezzare le tematiche di fondo che conferiscono spessore ad un'opera che, seppur destinata eminentemente ad un pubblico molto giovane, si presenta interessante anche per chi non è più un ragazzino.
"Wall-E" è –naturalmente- un film molto positivo: prima di tutto perchè incentrato sull'importanza delle relazioni sentimentali, che nel caso di specie riscattano i due simpatici automi da un'esistenza altrimenti consacrata ad una irrimediabile solitudine, ma che più in generale affrancano la società stessa qui presentata nell'appiattimento di un futuristico –e al tempo stesso non tanto distante dalla realtà- "modus vivendi" improntato all'autoreferenzialità (altamente significativo, a tal proposito, il momento in cui un uomo e una donna sperimentano per la "prima volta" il contatto umano, attraverso il quale si dischiude per loro una nuova prospettiva, arricchita dalle relazioni interpersonali); e poi perché fa un quadro molto ottimista dell'umanità, mettendone in evidenza la capacità di risollevarsi anche nelle situazioni più critiche e di ricominciare da un nuovo –e con presupposti migliori- inizio (bellissime ed emblematiche, in tal senso,le illustrazioni dei titoli di coda).
Tuttavia, proprio dietro l'ottimismo di facciata serpeggia un larvata riflessione nichilista (ed è stato soprattutto questo punto ad accattivare il mio interesse), che trova espressione tanto nelle situazioni parodistiche di "2001: Odissea nello spazio" quanto, di conseguenza, nel trasmettere sotterraneamente l'immagine dell'uomo quale soggetto fondante di una "civiltà" destinata eternamente e ciclicamente ad autodistruggersi ed a ricostruirsi. Ma ovviamente il film doveva concludersi in maniera positiva e beneaugurante (altrimenti si sarebbe messa seriamente a repentaglio la salute psichica di innumerevoli fanciullini), ed il lieto fine, ancorché in contrasto con quest'ultima prospettiva, non costituisce una nota stonata, attese le intenzioni primarie di Andrew Stanton.
Favolosi gli scenari apocalittici di una Terra devastata dall'abuso e dallo sfruttamento, determinati dall'avidità dell'uomo: veicolo, assieme alla funzione ricoperta dallo stesso Wall-E, di un chiaro messaggio ecologista.