andreapau 5½ / 10 28/06/2011 12:18:19 » Rispondi Ennesima delusione da parte di Allen, che pur continuando a distinguersi per una certa prolificità, denuncia un oramai conclamato impoverimento della sua vena artistica. Personalmente ravviso una certa ripetitività nella collocazione in ambiti alto-borhesi progessisti delle sue ultime opere. La rappresentazione delle nevrosi del regista, un tempo rese con mirabile ironia, leggerezza e credibilità dalle sue interpretazioni, perde efficacia quando viene demandata ad altri interpreti, seppur di livello eccellente. Il tour europeo di Allen è iniziato da diversi anni, ma nonostante tutto permane il suo sguardo da turista, ammirato e conquistato, ma non amalgamato con i luoghi e la gente che racconta. In questo approccio marcatamente didascalico, ricavo infine una sensazione di distacco quasi asettico, tanto da ritenere pretestuosa e autoreferenziale la scelta europea del regista. Vicky Cristina Barcelona, dal mio punto di vista è una storia strana raccontata con una freddezza banalizzante. Vi ho trovato dei temi Bertolucciani, ma espressi senza quel corredo di morbosità che caratterizza e nobilita alcune opere del regista italiano. Per concludere, mi unisco al coro di chi consiglia ad Allen di godersi il buen retiro che puo' indubbiamente permettersi.