caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL PAPA' DI GIOVANNA regia di Pupi Avati

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Pasionaria     7½ / 10  16/09/2008 09:30:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pupi Avati ci offre un riuscito affresco del Ventennio calandovi una storia di rapporti interfamiliari abbastanza angosciante, scavandone i retroscena, appuntandone gli aspetti psicologicamente più oscuri. Le vicende drammatiche si sviluppano in una Bologna fascista resa al meglio per le ambientazioni ricreate, la cura delle scenografie e dei costumi e per quel senso di oscurantismo, di assenza di fantasia tipico del periodo storico rappresentato.
Purtroppo il film è ottimamente strutturato per tre quarti, l’ultima parte si aggroviglia in uno sviluppo accelerato dei fatti e inciampa, scivolando verso una conclusione affrettata dove la storia di Giovanna e la Storia diventano quasi diacroniche, perdendo la coerenza, alla ricerca del lieto fine a tutti i costi.
Silvio Orlando , come ha sottolineato qualcuno prima di me, è vero che ripropone sempre la caricatura di se stesso, ma questa sua prova resta superba, Coppa Volpi meritata. Bravissima anche la Rohrwacher, mai dissociata dal suo ruolo; la Neri, pur impegnandosi, non riesce mai ad uscire dalla stessa espressione, non si capisce se a causa d’imperizia o per le labbrone gonfiate. Greggio e la Grandi non se la cavano male, nonostante tutto.
Un film coinvolgente, malgrado i limiti suddetti, per me uno dei migliori del regista.
ferro84  17/09/2008 01:38:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passionaria ti giuro che hai espresso in pieno la mia opinione, ti citerà nel mio commento.

Il finale è quello che non farà avere 8 al film, non si capisce perchè una mamma che non riesce ad accettare sua figlia malata (e il film in fondo ci racconta anche le dinamiche familiari e quindi ci spiega anche la sua ostilità) poi si redima.

Dissento solo su una cosa, per me la coppa la meritava la Rohrwacher, bravissimo Orlando che qui cambia del tutto registo, ma lei è veramente speciale.

Concordo anche sulla Neri, le mancava qualcosa non so dire cosa, forse troppo dura o forse monoespressiva, certe attrici dovrebbero però capire che la chirurgia estetica non aiuta e certo la rende poco credibile come angelo del focolare fascista degli anni 20 coi canotti!

Sarà anche oscurantista però Avati non prende posizioni resta distaccato, racconta e basta, e in un mondo di registi che devono essere militanti a tutti i costi, questo per me è segno di grande professionalità-
LEMING  17/09/2008 08:26:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"mamma noi ce ne andiamo..questo film non ci piace"...io penso che qualsiasi madre dopo un frase del genere sarebbe ritornata dalla figlia, per me il finale è perfetto e niente affatto buonista (difatti il ritorno a casa della mamma non viene mostrato). Sono d'accordo sul mancato coinvolgimento politico di Avati, ed e per questo che lo apprezzo molto.
Odio i registi politicizzati, girano mattoni incredibili solo per se stessi e per i soliti accoliti.
Lemming
gerardo  19/09/2008 20:41:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma tu dove li vedi i registi militanti, oggi? (a parte Bertolucci, Sorrentino, Chiesa e Ferrario, ovviamente).