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DOOMSDAY - IL GIORNO DEL GIUDIZIO regia di Neil Marshall

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  09/12/2008 15:37:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lascia un poco stupiti l’evidente digressione del promettente regista britannico Neil Marshall che dopo aver omaggiato gli horror anni ’80 con “Dog Soldiers” ed aver realizzato un incubo claustrofobico e straordinario come “The Descent”, propone con “Doomsday” un giochino ultra-citazionistico rischiando di sbandare in maniera grossolana in più punti e salvandosi solo grazie alla sue notevoli capacità.
Marshall basa il suo nuovo lavoro per intero su una serie di omaggi e rimandi a pellicole notissime che hanno fatto la storia del cinema di genere.”Mad Max”,”I guerrieri della notte”,”Alien” e soprattutto “1997:Fuga da New York” sono alcuni dei film da cui Marshall trae linfa vitale per la sua creatura.Poco importa in questo caso che ci sia poca originalità alla base della trama,è infatti il ritmo indiavolato,privo di pause, a fare la differenza e a rendere “Doomsday” un prodotto godibile.Peccato per la quasi totale assenza di scene cult e di una presentazione dei personaggi abbastanza ordinaria,seppur Marshall trovi nella prorompente fisicità di Rhona Mitra un alleato di notevole livello.Il film presenta tempi perfetti,incastra con acume le scene più bizzarre,a tal proposito vedasi l’intermezzo “medievale” che personalmente ho trovato poco convincente ma comunque accettabile nel contesto di una pellicola che vive attraverso lampanti soluzioni trash.Probabile la delusione per chi si aspettava un film che richiamasse i precedenti lavori di Marshall,legati a tematiche più vicine all’horror classico,in questo caso abbandonate per favorire un plot sicuramente molto sanguinoso ma che trova nell’azione più pura la sua ragion d’essere.Bisogna essere ben disposti quindi per accettare “Doomsday” che in effetti a volte risulta un po’ troppo sopra le righe affondando in nostalgiche escursioni nel cinema di genere che fu.Nel complesso un buon prodotto anche se non consente a Marshall di compiere il salto di qualità che in molti pronosticavano.
dariomarra82  01/02/2009 14:01:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra i tanti commenti letti, il tuo è sicuramente quello con il quale mi ritrovo maggiormente. Hai praticamente espresso un giudizio molto convincente: il film presenta dei lati positivi indiscussi (dalla regia, il suo vero punto di forza, alla recitazione della protagonista e del cast) tuttavia le citazioni ad altri prodotti affini è piuttosto evidente. Concordo in pieno, quindi, con tutti i film da te citati e ne aggiungo uno: "28 giorni dopo", da cui riprende l'idea del virus, le scene raccapriccianti e un pò splatters ed addirittura la colonna sonora in alcuni punti... se ne distacca però per il tratto decisamente fumettistico.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  02/02/2009 21:20:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Dario,
concordo su "28 giorni dopo",in effetti richiama molto alla memoria il lavoro di Boyle ed anche il successivo "28 settimane dopo".
Il tratto fumettistico è voluto,anche se da Marshall mi sarei aspettato qualcosina in più.
dariomarra82  01/02/2009 14:02:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra i tanti commenti letti, il tuo è sicuramente quello con il quale mi ritrovo maggiormente. Hai espresso un giudizio molto acuto e convincente: il film presenta dei lati positivi indiscussi (dalla regia, il suo vero punto di forza, alla recitazione della protagonista e del cast) tuttavia le citazioni ad altri prodotti affini sono piuttosto evidenti. Concordo in pieno, quindi, con tutti i film da te citati e ne aggiungo uno: "28 giorni dopo", da cui riprende l'idea del virus, le scene raccapriccianti e un pò splatters ed addirittura la colonna sonora in alcuni punti... se ne distacca però per il tratto decisamente fumettistico.