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FUNNY GAMES regia di Michael Haneke

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Invia una mail all'autore del commento wega     7 / 10  18/07/2009 06:54:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La media voti è sballata, e non perché io non sia d' accordo, ma semplicemente perché è sottodimensionata da questa valanga di 1, immotivati a mio parere. Non ho visto l' originale ma questo "Funny Games" dieci anni dopo non mi è dispiaciuto affatto. Fa' strano vedere Tim Roth dall' altra parte, in un film che della meccanica agrodolce ricalca solo l' esser messo in discussione il bianco nel suo simbolismo cromatico, e la violenza inferta da questi giovanotti (che per inciso sono proprio quei tipi per cui son contento di avere una pistola in casa) senza un reale motivo, apparente se non la noia. Ma il film di Haneke è puro spettacolo Grand Guignol, forte di una notevole regia in grado di incutere tensione già alla richiesta delle uova, perché presagio di un' evolversi della vicenda che andrà a sgretolarsi; o la scelta, il più delle volte, di tenere l' orrore off-screen. Ma è tutta finzione, dove i registi sono i due aguzzini, e dove il narratore onniscente è (e che cavolo non ricordo il nome), partecipe con lo spettatore attraverso gli sguardi in macchina, che può addirittura rewindare a proprio piacimento (a proposito, qualche secondo in più e la preghiera veniva detta per davvero al contrario, e senza errori). Grande interpretazione di tutti, poi la Watts è 'na gran fica.
Invia una mail all'autore del commento wega  18/07/2009 17:31:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Accidenti che caso, le uova-situazione che andrà a sgretolarsi...giuro è venuta per caso, anche perché non avrei usato "sgretolarsi", però..bella pseudometafora comunque.
Ciumi  18/07/2009 16:17:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io a differenza tua ho visto solo il primo “Funny games”, che tra l’altro so pressoché identico a questo, e come a te mi era piuttosto piaciuto.
Certo non ho apprezzato la scelta commerciale (da cui il regista non può essere esente, dato che lo ha girato egli stesso) di rifare un film spiccicato all’originale, soltanto per la ragione che il primo non aveva avuto il successo sperato. Un film, tra l’altro, che tanto “commerciale” non lo è neppure.
Quest’aspetto soltanto, però, non spiega a mio avviso la valanga di uno. Credo invece che la vera ragione sia da imputare allo sleale lancio pubblicitario che lo acclamava come il nuovo “Arancia meccanica”; che avrà attirato, e dopo deluso, in molti. Anche perché la pellicola in realtà ha poco d’un “Arancia meccanica” (pur facendone palese riferimento, è chiaro), e si accosta nello stile più a registi come Bresson.

Invia una mail all'autore del commento wega  18/07/2009 17:29:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì è probabile, cioè non mi sono neanche chiesto in realtà il motivo della delusione, anzi sì, ma non l' ho detto. Esatto credo in quanto inutile(?) remake e sia in quanto nuovo "Arancia Meccanica", che poi, neanche a esser bravi voglio dire... Vero, gli off-scene fanno Bresson (mio regista preferito in assoluto, del quale ho timore a commentare qualcosa; alla fine mi manca da vedere solo "Così Bella Così Dolce" che sto scaricando, ma non riesco mai a decidermi a scrivere sui suoi capolavori).