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IL DIVO regia di Paolo Sorrentino

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Invia una mail all'autore del commento logical     7½ / 10  31/05/2008 12:40:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è una specie di osmosi nel cinema italiano, gli attori sono una grande famiglia che invecchia, generalmente bene, e che si sposta a macchia d'olio, tra un film e l'altro.
Le trame si assomigliano, le cose che raccontano hanno quasi lo stesso sapore, come gli odori delle scale dei condomini urbani. La scelta di Cannes sottolinea questo fenomeno: Gomorra e Il divo sono lo stesso film, la stessa nervosa e compiaciuta impotenza, lo stesso sguardo informato e complice perché sempre assente al presente e condannante al passato, quando tutto è passato.
La camorra uccide, la politica uccide, la vita uccide, si resiste, si fanno le feste, si canta "i migliori anni della nostra vita" a squarciagola come ex-sorcini, come delfini di craxi, come dorotei baciapile, come uomini con la scorta. La musica, in entrambi i film, ha una forza dirompente, fa riconoscere l'Italia e ricorda che da noi i drammi elisabettiani non hanno fortuna. Ci arrangiamo da soli, contro il fato, i demoni e le parche. Le nostre famiglie provvedono a tutto.
Una grande fotografia, un cast di cloni eccezionali, un altro presepe faciale che racconta lombrosianamente ogni funzione sociale.
Ora, aspettiamo che passi anche Berlusconi per - poi - raccontare la mafia, la faccia di Dell'Utri, le feste con le veline, i giudici da internare, i rifiuti da spartire, i ponti da costruire, le centrali da riesumare, la piaggeria per gli americani, gli affari con i russi, le televisioni, i giornali...
Si potranno premiare almeno quattro film ex-aequo.
julian  25/06/2011 02:58:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema funzione come la storiografia, guarda al passato quando è passato per indagarlo meglio. E in realtà, quelli che guardano al presente sono solo dei furboni che cavalcano l'onda.
In ogni caso hanno già iniziato con Berlusconi, solo che non sono ancora stati fatti film di questo calibro. E la camorra, non mi pare che sia finita.