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IL DIVO regia di Paolo Sorrentino

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Marenco     6½ / 10  28/05/2008 20:26:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il divo. Ovvero: molto rumore per nulla. Come è ormai consuetudine nel mare piatto del cinema italiano dove basta una monetina (nello specifico questa) per scuotere un pò di acque.
Trattasi di film "a tesi". Relatore il signor Paolo Sorrentino. Che ha dimestichezza con la macchina da presa, un pò meno con la scrittura. Se è vero che il film se lo è scritto da solo, avrebbe fatto meglio ad affiancarsi ad uno sceneggiatore con la mano più esperta. Esasperato da tempi teatrali e dalla recitazione sommessa di un mostruoso Servillo, il film dimostra ancora una volta che il film migliore di Sorrentino resta la sua opera prima. Ovvero quell'"Uomo in più" che resta un cult nel cuore degli appassionati di cinema.
Questo "Divo" incanta pochissimo, entusiasma meno.
Troppa carne al fuoco per confluire ad un'unica dimostrazione: la colpevolezza di Andreotti, novello Ceucescu del panorama politico italiano, con molti cadaveri nella scatola nera e molta intelligenza in zucca.
Pieno zeppo di caratteristi fra i quali si segnalano gli esilaranti Buccirosso e Flavio Bucci, è a metà strada fra il film-inchiesta (ma l'inchiesta dov'è???) e il reportage vero e proprio.
Sorrentino cita spesso gli archivi di Andreotti. Ma farebbe meglio a citare le sue fonti visto che trae conclusioni affrettate, pur non avendo poteri per farlo.
La sua unica fortuna? L'ironia e la saggezza del divo Giulio che anche stavolta difronte a tanta diffamazione e a materiale per querele immediate, ha fatto spallucce (larghe) con la solita flemma. A proposito: Sorrentino non ci ha fatto vedere l'inferno che lo accoglierà nel momento del trapasso. Qualche battuta sulla bocca di Satanasso, non ci stava poi tanto male...
EcceBombo  31/05/2008 02:28:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel tuo commento leggo più un risentimento puramente democristiano e da nostalgico del buon Giulio,più che una vera critica al film in sè...
La sceneggiatura è sicuramente un'interpretazione personale,ma nelle tue parole leggo quasi quelle di un avvocato difensore che tende a screditare Sorrentino per render "giustizia"(le virgolette sottintendono un sorriso) per l'assistito Andreotti...
Marenco  01/06/2008 18:01:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Andreotti non ha miglior avvocato di se stesso. La mia è una difesa all'uomo intelligente, non al politico adombrato...
Amo molto Sorrentino ma credo che questo sia il suo film più velleitario, pretenzioso e presuntuoso...
Non sono un nostalgico democristiano anche perche' quando ho avuto diritto di voto la DC era scomparsa gia' da un pezzo..
Mi danno fastidio i film a tesi. Ti voglio solo dire che Francesco Rosi quando girò Salvatore Giuliano aveva un archivio di faldoni e carte processuali in cui ogni sequenza del suo film era motivata legalmente...
Sorrentino purtroppo non può fare altrettanto. Lo vedo bene in un prossimo futuro accanto al Travaglio in veste di suo sceneggiatore personale...
Serpico  03/06/2008 22:51:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficilmente Travaglio esprime dei giudizi senza che questi siano suffragati da prove concrete....