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BUTTERFLY KISS regia di Michael Winterbottom

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Woodman     8 / 10  22/08/2013 16:42:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo esordio di Winterbottom, in pieno periodo indie per il cinema americano.

Una storia coraggiosa, ricca di riferimenti biblici, girata in modo lineare, intrigante, scarno, con rese atmosferiche mortifere e sensazionali.
Tuttavia la regia certosina dal gergo del puntiglio visivo, mescolato all'esibizione della povertà dei mezzi, tipica di quel cinema tutto anni '90 che ha come pionieri Gus Van Sant e lo stesso Winterbottom non mi è sembrata molto efficace.
Finale decadente, poetico, memorabile.
Evitabili le canzoni di Bjork, Cranberries etc. L'ideale sarebbe stato togliere ogni commento musicale.
Uscito in aprile, è proprio un film da aprile. Malinconico, suadente, spiazzante. Soprattutto colpisce la saturazione di follia irrecuperabile dei personaggi e dei contesti che abitano. L'esaurita Eunice è una psicopatica al 100%, masochista, gratuita, suscettibile, acquista parvenze di serietà e umanità solo verso la fine, quando è conscia di ciò che le accadrà.
Spaventa, atterrisce, zittisce. Il film è Eunice. Il film è Amanda Plummer.
Una grande Paila Pavese doppia la fenomenale figlia di Christopher, un'altra attrice borderline che meritava molto ma molto di più.
Sconsigliabile ai deboli di cuore.

Freddo, azzurro purgatorio.
Merita una o più visioni.