Rockem 8 / 10 09/02/2012 12:23:08 » Rispondi A volte non basta solo ricordare. Bisogna piangere, bisogna leggere, bisogna informarsi, bisogna discutere, fare a botte, fare pace, spiegare. E spesso bisogna anche sorridere. Questo film stimola tutto questo (soprattutto l'ironia), dimostrandosi una specie di figlio minore della Vita è bella di Benigni. E vale solo per l'ultima scena: essa è stata l'inquadratura forse più scioccante che io abbia mai visto in un film. Un vero e proprio pugno al cuore. E il bello è che non è niente di macabro, nè di esteticamente orribile. Una rima che non ti spetti alla fine di una tenera poesia.