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MACCHIE SOLARI regia di Armando Crispino

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JOKER1926     7 / 10  20/05/2016 20:36:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il nome di Armando Crispino, per un numero consistente di persone, risulterà essere quasi fine a se stesso.
Si tratta di una regia che operò negli anni settanta, la filmografia di Crispino, poi, non è immensa. Si registrano pochissimi film, fra questi segnaliamo "Macchie solari", data di produzione 1975.
Il titolo sembrerebbe distaccarsi fugacemente dalle previsioni legate al filone , per abbracciare qualcosa di fantascientifico. A fine visione, però, tutto ritornerà alla base; "Macchie solari", a tutti gli effetti, resta un thriller all'italiana, sotto tutti i punti di vista.
Crispino con il suo film del 1975 rispetta egregiamente i parametri/dettami delle produzioni appartenenti al genere. Sostanzialmente "Macchie solari" ha tanto da offrire, soprattutto nel processo meramente estetico. Difatti funzionano pienamente le scenografie, le atmosfere risultano essere una goduria per tutti gli amanti di questo specifico genere. La pellicola italiana, inoltre, anche a livello di puro intrattenimento riesce a farsi rispettare; la sceneggiatura non è geniale ma conduce sapientemente i fili del gioco, aiutata da una narrazione compatta senza barlumi di apocalittica brillantezza ma senza errori pacchiani.
L'interesse qui, con Crispino, sale gradualmente. "Macchie solari" inizia forse in quarta, con dosi smodate di orrore, ma in un tempo breve, acquisisce una pacatezza ed una tranquillità espositiva non malvagia.

Cosa resterà a fine visione?

In verità bisogna fare una precisazione. "Macchie solari" resta, ahimè, uno dei tantissimi film thriller all'italiana. Quando c'è concorrenza, c'è competizione, ma quasi mai emancipazione. Quindi quello di Crispino in sostanza resta, ad oggi, nella nostra contemporaneità, un film dedicato ai soli specialisti della materia. Per chi non fosse un accanito fan del contenuto, apprezzare l'apparato di Crispino, sarebbe un tantino improbabile.
Noi a fine visione preserviamo, comunque, tutto ciò che ha a che fare con la confezione tecnica. Come accennato prima sono le atmosfere e quelle location chimeriche (di un tempo passato e non più duplicabile) a dettar legge. Il film inebria i sensi dello spettatore nostalgico.
Gli attori e le musiche (Ennio Morricone) proseguono la marcia vincente.
Per quanto concerne la storia, nonostante il volenteroso ed accorto lavoro, non resterà nella mente nulla di particolare ed inedito. Ma l'ordinario e il senso di equilibrio, spesse volte, bastano ed avanzano.