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MACCHIE SOLARI regia di Armando Crispino

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Alpagueur     7½ / 10  16/10/2020 19:50:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Durante un'ondata di caldo a Roma, in agosto, apparentemente causata dalle macchie solari, c'è un aumento apparentemente inaudito dei suicidi. La patologa Simona Sanna (Mimsy Farmer), sta lottando in obitorio per affrontare il carico di lavoro extra e inizia ad avere allucinazioni...le sembra che i morti stiano tornando in vita e addirittura abbiano dei rapporti tra di loro. Si prende un po 'di tempo libero e lo trascorre con il suo ex fidanzato Edgar (Ray Lovelock), ma la loro relazione è tormentata dalle visioni di Simona che la lasciano gelida sotto l'aspetto sessuale. Quando a un'altra vittima viene diagnosticato un suicidio, un sacerdote, padre Paul Lenox (Barry Primus), ex famoso pilota automobolistico, si presenta per identificare il corpo e afferma che sua sorella non si sarebbe mai uccisa e così Simona indaga ulteriormente e trova una piccola ferita da puntura che indica che la ragazza era stata drogata e addirittura assassinata...i due si uniscono quindi per risolvere il mistero. Un altro bizzarro ingresso nel mondo di Giallo, il film inizia con una serie sorprendente di suicidi intervallati da alcuni colpi psichedelici di bagliori solari, gli omicidi sono deliziosamente inventivi e danno immediatamente un tono acceso. Anche le allucinazioni di Simona sono sorprendenti e potrebbero dare l'impressione che il film sia un film di zombie in lavorazione, ma presto ci troviamo di fronte a un bel mistero. È un film surreale che ti farà passare del tempo a cercare di indovinare l'identità dell'assassino, almeno per un po ', è pieno delle solite false piste dato che ogni personaggio sembra avere qualcosa da nascondere e c'è anche un finale straziante, quasi perfetto (così come la splendida melodia di Morricone). Un giallo strano, che parte quasi come un horror (puro), fumoso, sfocato, surreale, come le scene all'obitorio, ma che progressivamente si evolve man mano che il mistero si snocciola, e così scopriamo che il movente del killer affonda le sue radici addirittura nell'alluvione di Firenze del 1966...concreto che più concreto non si può. Dopo L'etrusco (1972), un'altra piccola perla di Armando Crispino (che ha scritto anche il soggetto). Un giallo poco conosciuto, che avrebbe meritato una cassa di risonanza maggiore. Uno dei 20 film della storia del cinema "da non perdere assolutamente" (parola di Quentin Tarantino). p.s. questo film fu presentato nel 2015 al Fi.Pi.Li horror festival, un paio di anni dopo ebbi modo di scambiare qualche parola col figlio Francesco, gentile e disponibile.

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