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THE MIST regia di Frank Darabont

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Looklike     8½ / 10  21/06/2012 23:20:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Frank Darabont è ormai diventato per me una garanzia. Regista ispirato, molto capace e molto sottovalutato. The Mist è forse il suo film migliore, finora, grandioso omaggio ai monster-movie anni 50 dai quali tramanda il fascino dimenticato. Lampante esempio di quanto un budget modesto non intacchi la buona riuscita del film che comunque se la cava con effetti speciali, non perfetti, ma validi. Destinato (lo spero tantissimo) a diventare un classico del genere horror. Dai tempi di "Alien" non si vedevano film di questo calibro. Un potente crescendo di tensione e paura, il film mostra con occhio freddo e distaccato il precario equilibrio della mente umana e di quanto questa diventi fragile se posta davanti a situazioni estreme. C'è tanta paura, paura non solo di quella nebbia che cela chissà quali misteri (non voglio anticiparvi nulla), ma anche paura dell'uomo, appunto, e di quanto basti poco per trasformarlo in mostro, tant'è che durante i film ci si chiede quale sia il vero antagonista. Un film, insomma, che cela sotto le mentite spoglie di horror fantascientifico una miriade di concetti socio-psicologici quali il rapporto fede-speranza, la giustizia morale, il confine tra raziocinio e paura e molti altri concetti inglobati in un unico grande film. Un esempio? Viene condotta in The Mist un'acuta analisi delle dinamiche della collettività: Darabont sottolinea che, mentre il singolo individuo è un enigma irrisolvibile, quando è insieme agli altri diventa una certezza matematica, concetto pescato dalle teorie di Winwood Reade. Che altro dire? Colpisce molto la figura dell'eroe protagonista, David Drayton, padre e marito, un uomo normalissimo, con pregi e difetti, forse l'unico personaggio che durante il film conserva una sua lucidità ma che però non nasconde una certa paura se non agli occhi del figlioletto. Toccante il suo rapporto con quest'ultimo.
Concludo: un film perfetto e unico nel suo genere, un concentrato di paura e riflessione degno di approfondite discussioni, forse penalizzato da un finale prevedibile ma comunque accettabile. Se siete appassionati di horror o di psicologia non potete assolutamente perderlo. Lo consiglio vivamente. Uno dei migliori horror della decade.