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DANCER IN THE DARK regia di Lars Von Trier

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GianniArshavin     9 / 10  20/02/2014 13:15:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dancer in the dark è il film che ha capovolto le regole dei musical e che conferma lo straordinario talento di Lars Von Trier.
Questa drammatica e tenera storia ci viene raccontata dal regista con la consueta camera a mano che renderà totale il coinvolgimento per alcuni ed ostica la visione per altri.
Selma (Bjork),un'immigrata in America dalla Cecoslovacchia,è la protagonista della storia. Passa la sua vita a lavorare duramente,nonostante una malattia agli occhi ereditaria che la sta rendendo del tutto cieca, per guadagnare i soldi necessari che permetterebbero al figlio piccolo di operarsi, cosi da scongiurare il rischio di contrarre il medesimo problema agli occhi.
Gli unici momenti d'evasione per l'operaia saranno i suoi amati musical,sia quelli che lei proverà al piccolo teatro cittadino sia quelli che sognerà ad occhi aperti durante le varie fasi della sua giornata. Proprio in questi momenti di fantasia arriveranno le scene cantate e ballate,assolutamente integrate col resto della storia e che manifestano nettamente la passione della protagonista per questa arte. Inoltre la genialità del prodotto vede i musical "nascere" dai suoni e dai rumori che Selma si trova ad ascoltare durante le sue giornate.
Questi momenti magici e liberi,gli unici che non sono ripresi con telecamera a mano,sono resi perfetti e sublimi nella loro semplicità dalla stupenda Bjork,qui nel ruolo inedito di attrice,che con la sua bellissima voce darà vita alla perfezione ai sogni di Selma.
La cantante islandese,oltre alle scene "da musical" è stata esemplare in tutta la sua prova nel ruolo difficile di Selma,e quindi è un peccato che dopo questo film non ha più accettato ruoli importanti al cinema.
La vicenda come detto è molto dura,e ci terrà incollati allo schermo per tutta la sua durata nonostante la media lunghezza.
Le emozioni che questo film ha sprigionato dentro di me sono davvero innumerevoli,ed ancora una volta il regista danese si supera nel regalare sensazioni profonde e toccanti al suo pubblico.
Se volessimo descrivere tutta la poeticità di questa pellicola faremmo notte, ugualmente se volessimo parlare dei significati del film.
Se proprio devo trovare un difetto a questa sontuosa opera,diciamo che nel finale ci sono delle piccole forzature,che però riesco a giustificare e che non intaccano minimamente il lavoro di Von Trier.
Quindi,posso capire chi non ami il modo di fare cinema di questo autore (non chi però bolla con 2 e 3 provocatori i suoi lavori senza argomentare)che invece secondo me è uno fra i migliori della nostra epoca.