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DANCER IN THE DARK regia di Lars Von Trier

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Invia una mail all'autore del commento vlad     8 / 10  25/06/2007 17:21:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Accoppiata regista-protagonista senza pari.
Lei, l'espressione perfetta della follia visionaria di lui; Lui, il contesto perfetto per la dirompenza espressiva di lei. E, chiaramente, come ogni cosa perfetta, è destinata a rimanere unica: i due non collaboreranno più.
Per tutta la durata del film si è sballottati tra dramma ed euforia, ovvero i due mondi complementari della protagonista, passando dall'uno all'altra con precisione millimetrica e indiscutibile. Su questo, a mio avviso, ha giocato molto la riuscita del film: non si può dire che sia un vero dramma, non si può dire che sia un vero musical. E' la vita - certo un po' flagellata dalla s.**** eh - vista - sì, beh, si fa per dire - cogli occhi di una piccola e insignificante donna che vive il suo personalissimo sogno americano. D'altro canto è questa la peculiarità di Von Trier: da maniaco realista, dissacratore e pungente qual è, non ci si possono aspettare storie dalle tinte decise e scelte palesemente partigiane; ma la pura rappresentazione di un mondo assurdo e indecifrabile, che non offre altra chiave di lettura che quello che si vede...quando si riesce.
Invia una mail all'autore del commento Aliena  25/06/2007 17:24:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi



pensa io questo film non riesco a commentarlo,
e nemmanco penso riuscirò mai a rivederlo
quanto piansi..

bel commento vladi.. davvero


"Lei, l'espressione perfetta della follia visionaria di lui; Lui, il contesto perfetto per la dirompenza espressiva di lei"

mmh

"come ogni cosa perfetta, è destinata a rimanere unica: i due non collaboreranno più."

Invia una mail all'autore del commento vlad  25/06/2007 17:57:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie tesorino. cheppoi io ero terrorizzato da sto film: mi aspettavo un delirio di tristezza, sgomento e depressione, paura e freddo, claustrofobbia e anzia...e invece ho pure riso. Ma era solo una remota eco de "Il grande capo".
Invia una mail all'autore del commento Aliena  25/06/2007 18:01:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah. ecco.
ma c'è stato il weekend lars von trier e me lo sono persa?
Invia una mail all'autore del commento vlad  26/06/2007 11:00:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì e no: in realtà li ho visti spalmati sui weekend tra il '41 e il '67 - anno in cui, ricordiamo, uscì dalle fertili menti irrorate di lsd dei 4 baronetti di di liverpool, il famigerato "Sgt. Perpper's Lonely Heart Club Band. Ma ho voluto attendere un po' a commentarli, per essere sicuro di aver maturato un parere solido e giusto.