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L'ODIO regia di Mathieu Kassovitz

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Invia una mail all'autore del commento simos10     9 / 10  22/09/2008 23:42:16 » Rispondi
Dietro quegli occhi angoscianti sulla locandina si nasconde un personaggio che sta cedendo all'autodistruzione. La stessa a cui sono condannati tanti giovani sbandati di periferia che cercano una via di fuga lontano dalle loro vite disperate ma incoscentemente sono destinati ognuno a trovare la sua misura sbagliata di odio, che sia nei confronti della polizia o nei confronti di una gang rivale e comunque vada la battaglia, perderanno sempre la guerra. E la domanda che pone il regista è perchè? A quale scopo? Così, tanto per passare il tempo, per essere qualcuno, per guadagnarsi rispetto, per divertirsi e chi più ne ha più ne metta. Ma oltre ad essere ingiusto il loro sistema talvolta è ingiusta l'oppressione della legge e la giustizia che cerca di annientare con violenza tale sistema. Mi ha ricordato un pò la tragedia di "Gabriele" e allora l'ho rivisto. L'orario che appare continuamente con il ticchettio lancia gia il messaggio che tutto sia realmente così, tutti i giorni, per certi ragazzi che vivono in determinati posti. E il tempo scorre fino a quando prima o poi, quando sembra che tutto stia per cambiare, tocca a te. E' giusto che vada così per tanti giovani? E' giusto che la violenza generi violenza? Io credo proprio di no... Grande film. Un B/N perfetto, che ricalca ancora di più la crudeltà delle immagini.