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ALICE'S RESTAURANT regia di Arthur Penn

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amterme63     6½ / 10  20/05/2009 18:01:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, sono d'accordo con Kowalsky. E' un film che decisamente mostra le crepe del tempo. Si vede che è molto legato ai costumi dell'epoca in cui è uscito. Lo scopo era quello di mostrare in maniera positiva uno spaccato di vita di un giovane americano alternativo. Si tratta di Arlo Guthrie, il figlio del grande Woody Guthrie, che nel film interpreta se stesso. Allo stesso tempo, però vuole essere anche rappresentativo di tanti altri ragazzi che all'epoca vivevano in maniera simile e quindi essere una specie di manifesto.
Gran parte del film si basa su luoghi, fatti e persone realmente esistiti, a detta di Arlo stesso. Ci ha pensato poi Arthur Penn a mettere il tutto in belle immagini (la cosa più di valore del film).
Se c'è realtà nel film, questa viene in qualche maniera stilizzata. Intanto si cerca di dare al tutto un tono scanzonato e ironico, prendendo decisamente le parti dei protagonisti e del loro modo di vivere. Lo scopo è quello di mostrare come gli "hippy" (quelli che vivono senza schemi prefissati tipo famiglia o soldi e che si godono liberamente i piaceri della vita - dicasi sesso e droghe libere), siano persone normalissime, pacifiche, aperte, solidali, unite; insomma un modello positivo.
I contrasti con il mondo tradizionale sono attutiti dall'ironia. I bigotti, i perbenisti, le autorità sono tutti presi amabilmente in giro e fatti apparire come vecchi, obsoleti o fuori moda. Sono molte le scene comiche, tanto che il film spesso assume l'aspetto della commedia.
L'ironia non risparmia neanche i protagonisti, tanto che senza volerlo, il film mostra chiaramente i limiti del modo di vivere preso a modello nel film. Prima di tutto ogni cosa, ogni progetto ha qualcosa di precario che lo rende poco affidabile o duraturo. Arlo stesso non sa scegliere il proprio futuro e decide di non decidere, facendo della ricerca qualcosa di fine a se stesso. La libertà sessuale porta spesso a gelosie o rancori, mentre l'uso di droghe può degenerare nella dipendenza e nell'autodistruzione.
Il film in qualche maniera fa intuire queste contraddizione; stempera però il tutto nell'atmosfera leggera, ironica e celebrativa della stagione dei fiori. E' certamente un grosso limite del film. L'altro limite sta nel protagonista stesso, che sarà un buon cantante ma che non vale molto come attore.
Detto questo rimane comunque un film molto piacevole; un come-eravamo divertente e interessante.