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JONATHAN DEGLI ORSI regia di Enzo G. Castellari

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daniele64     5 / 10  06/04/2022 09:39:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un bambino, unico sopravvissuto ad un feroce attacco dei banditi, cresce in compagnia di un orsetto e di una tribù indiana.. Siamo nel 1993 e, visti i successi di "Balla coi lupi" e di "Gli spietati", anche in Italia si prova a riproporre una storia western. Si ripescano quindi gli occhi azzurri di Django Franco Nero (qui pure soggettista) e l'abilità registica del quasi dimenticato Enzo G. Castellari, per mettere in scena una vicenda che miscela ai vecchi stilemi degli Spaghetti Western (violenza, avidità, vendetta) qualche tema più al passo con i tempi (ecologia, ecumenismo). Purtroppo il risultato finale è tutt'altro che esente da pecche, a cominciare da un protagonista chiaramente troppo vecchio per il ruolo e proseguendo con dialoghi imbarazzanti, con una lunghezza esagerata e con un evidente abuso di flashbacks. Peccato perchè Castellari, aiutato da bravi stuntmen, dimostra di saper ancora dirigere belle scene d'azione e le insolite locations (il film è girato in Russia!) sono affascinanti e ben fotografate. Riguardo al cast, si vede che Nero crede nell'operazione e si impegna al massimo, poi troviamo il classico villain di John Saxon e qualche volto noto di caratterista, come Enio Girolami e Floyd Westerman. Purtroppo si nota abbastanza la folta presenza di comprimari smaccatamente russi asiatici, specialmente tra le schiere dei pellirossa. A malincuore devo dire che si tratta di una pellicola fuori tempo massimo, riuscita a metà, e quindi devo dargli solo 5.