Kesson 8 / 10 06/07/2006 03:41:43 » Rispondi Una geniale campgna pubblicitaria, ha reso questo non-film un evento assoluto di qualche anno fa. Allievo di "Cannibal Holocaust" di Ruggero Deodato, "The Blair Witch Project" ne risulta tecnicamente inferiore, soprattutto per la mancanza assoluta di effetti speciali, sangue e gore. Ma la storia che presenta, trasmette allo spettatore una carica emotiva ed un'ansia notevole, davvero rara per i prodotti cinematografici di genere. Si ha paura di quello che non si vede, del buio. Il film é un susseguirsi di sobbalzi dalla poltrona, si resta senza fiato spesso, l'ambientazione e la storia, assolutamente inqiuetanti, risultano perfette. Questo, lo ripeto, é un non-film, la sua struttura tecnica, puramente amatoriale, rende il tutto veritiero e angosciante; anche la mancanza stessa di effetti speciali, aumenta la sensazione di realtà di quello che si sta vedendo.
"The Blair Witch Project" é un film che va visto con lo spirito giusto, quasi dimenticandosi che quello a cui si sta assistendo é finzione. Immedesimarsi nei protagonisti vuol dire entrare nello spirito di questo film, vuol dire spaventarsi (e quindi divertirsi) sul serio. Guardare questo film con occhio critico, snaturandone quindi il senso (e l'intento degli autori) e non immedesimarsi nei protagonisti, vuol dire perdersi un oretta e mezza di sana e divertente paura.
"Entrate" nel film, assieme ai protagonisti, e vi divertirete parecchio.