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THE BLAIR WITCH PROJECT - IL MISTERO DELLA STREGA DI BLAIR regia di Eduardo Sánchez, Daniel Myrick

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Godbluff2     5 / 10  23/05/2022 22:32:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse ho trovato un modo che mi permetta di considerare questo film come addirittura un capolavoro: pensare che sia un film incentrato sulla forza della natura più arcaica e selvaggia dell'America del Nord capace di annichilire facilmente gli esseri viventi incauti che vi si inoltrano pur essendo palesemente inadatti alla sopravvivenza. Ecco, così funziona, altro che strega.
"The Blair Witch Project" fu un film evento, a suo modo rivoluzionario, spalleggiato da una grandiosa campagna pubblicitaria. Film di culto e allo stesso tempo di fama ormai universale, non gli si può togliere lo status di pietra miliare del cinema horror; questo porta alla conferma che anche una pietra miliare può far cacàre.
Capostipite e Gran Visir di tutto il filone mockumentary/pseudo found footage, è un film estremamente furbo, che nasconde la totale assenza di idee o avvenimenti dietro un totale "non mostrato" ancor più mascherato dalla messa in scena pseudo-documentaristica attraverso lo sguardo (troppo) costante delle videocamere e cineprese dei tre ragazzi protagonisti. Almeno, questo è un modo di inquadrarlo; un altro è evidenziare il tentativo di creare un film di sola e purissima atmosfera, con un ambientazione suggestiva in territori ricchi di leggende e storie come questa. Ora, se qualcuno si lasciasse suggestionare abbastanza, potrebbe anche legittimamente considerare questo BWP un film piuttosto notevole; con me, tuttavia, la suggestione non si è attivata e, se non arriva quella, c'è il vuoto più totale, la noia più abissale.
Questo porta innanzitutto a rendere più evidenti i limiti del sotto-genere: finto realismo documentaristico ma riprese che variano a seconda delle necessità della sceneggiatura e della messa in scena: fin troppo pulite le riprese nei momenti normali (e pure ben montate, l'avran montate quelli che hanno ritrovato i filmati dei ragazzi, ovvio, ehr...) mentre quando arriva il momento di non mostrare nulla, convenientemente c'è totale confusione o addirittura schermo buio. Tutto dipende dalla nostra suggestione. Per il resto ci si affida solo a suoni e rumori di fondo, risatine, scricchiolii e l'emozione, il terrore dello spettatore, tutto quanto è pilotato soltanto dalle reazioni e dai dialoghi concitati dei tre, che in pratica ci fanno convenientemente la telecronaca. No, così non va bene; l'horror migliore è quello che resta in penombra, che mostra e non mostra... Qui c'è buio pesto e non si mostra assolutamente nulla, a parte tre deficienti che passano giorni a sciorinare orribili dialoghi (e sono tre giovani americani medi, quindi in questo aspetto il realismo è perfettamente centrato).
Poi ovviamente il solito problema di venire a patti con una protagonista evidentemente demente che tiene accesa la videocamera in qualsiasi momento e mentre fa qualsiasi cosa, compreso nei momenti più terrificanti e tesi, lei è li col baracchino sulla spalla. Certo. Ok. Tranne, però, quando "succede qualcosa" e l'immagine sparisce per far partire la radiocronaca dei ragazzi. "Oddio cos'è quello, cosa c'è lì ?" E io che ne so. State facendo tutto voi. Se nemmeno mi fai intuire la presenza di qualcosa, visivamente parlando, non posso immedesimarmi. Io sto vedendo il nulla, sto intuendo il nulla e non c'è modo che possa spaventarmi o entrare nell'atmosfera.
Una grossa delusione all'epoca in cui lo vidi la prima volta, perché il tema "streghe" e l'ambientazione suggestiva e potenzialmente càcasottissima del bosco speravo riuscissero a conquistarmi, a suggestionarmi. Non è successo e ho fatto fatica a restare sveglio e concentrato.
The Bluff Witch Project.