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TROPA DE ELITE - GLI SQUADRONI DELLA MORTE regia di José Padilha

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  28/10/2008 11:25:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mentre in “City of God” il pericoloso mondo delle favelas brasiliane veniva mostrato attraverso gli occhi dei suoi abitanti,in questo “Tropa de elite” avviene esattamente il contrario,con i poliziotti e gli elementi dei famigerati squadroni del “Bope” incaricati di trascinarci in uno spaccato del Brasile molto lontano da quello turistico che tutti conosciamo.
La legge della strada dove solo il verbo della violenza permette di emergere e soprattutto rimanere in vita viene mostrato in tutta la sua crudezza mediante bande di trafficanti di droga,poliziotti corrotti non disposti a rischiare la vita per stipendi da fame e quindi attraverso unità speciali superaddestrate pronte a tutto.
Il regista Josè Padilha non prende posizione,si limita a mostrare la vita quotidiana nei quartieri malfamati di Rio de Janiero,lasciando allo spettatore l’onere di equiparare i comportamenti dei criminali con quelli di chi la legge dovrebbe farla rispettare.
A lasciare interdetti non è solo la corruzione dilagante,ma soprattutto gli atteggiamenti estremamente violenti e repressivi dei reparti speciali,considerati vere e proprie squadra elitarie ed addestrati con metodi che ricordano per brutalità le violenze patite dalle reclute in “Full metal jacket”.
Padilha si concede un solo punto di vista non ambiguo,ovvero quello riguardante le classi più abbienti.L’accusa del regista è evidente e votata a sottolineare l’ipocrisia di queste persone che spesso interagiscono con i ceti sociali più poveri solo per proprio tornaconto,per poi rischiare di rimanere a loro volta impantanati in situazioni scomode e a volte pericolosissime.
Il film è girato in maniera nervosa,quasi sempre con camera a mano,si avvale di una fotografia piuttosto “sporca” e di attori credibili.Lascia un po’ basiti la scelta di utilizzare la voce narrante in dosi massicce,cosa che innervosisce un poco nella prima parte ma che si finisce con l’accettare senza troppi problemi con il passare dei minuti.Non è un film per tutti,in quanto la violenza è il filo conduttore che lega tra loro tutti i protagonisti di questo infernale scorcio sociale.Quindi rappresentata,anzi sbattutta in faccia, senza andare troppo per il sottile.Ad onor del vero a tratti un poco gratuita,ma efficace nel tratteggiare l’altra faccia del Brasile,quella che in molti vorrebbero tenere celata.