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WILD BEASTS - BELVE FEROCI regia di Franco E. Prosperi

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Alpagueur     6½ / 10  17/11/2020 19:30:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Guarda li non è pazza! È inseguita da un ghepardo! E' cheetah la riconosco". Proprio come nel genere cinematografico gloriosamente folle di una madre natura che si ribella all'uomo e contrattacca, così caro al regista Franco Prosperi (il "padrino del mondo...movie"), che trasporta azione e violenza a dosi altissime, col suo consistente numero di morti annesso e connesso, anche in questo film la furia degli animali è il risultato di un errore umano. Alti livelli di fenciclidina (PCP) hanno contaminato l'approvvigionamento idrico dello zoo cittadino di Francoforte sul Meno. Di conseguenza, tutti gli animali, comprese tigri, orsi ed elefanti, impazziscono, escono dallo zoo e terrorizzano gli sfortunati abitanti di questa città. L'eroe del caso è il medico veterinario dello zoo Rupert "Rip" Berner (John Aldrich, nella sua unica apparizione in un film), e la sua co-protagonista è la giornalista Laura Schwarz (la bella francese Lorraine De Selle di "Cannibal Ferox" di Lenzi). Prosperi decide subito, all'inferno con buon gusto e buon senso, e ci regala un film horror incasinato da amare. Tra i nostri coloratissimi personaggi ci sono una figlia (Louisa Lloyd) che prende in giro e manca di rispetto alla madre, e un ispettore di polizia (Ugo Bologna) a cui ovviamente piace molto fare merenda. L'azione degli animali è decisamente di prim'ordine e le varie scene sono composte da veri e propri attacchi di animali coreografati e supervisionati da addestratori di circo ed effetti speciali. I deliziosi momenti salienti includono un ghepardo che tenta di travolgere una potenziale vittima che sta scappando sul maggiolone, e gli elefanti che soffocano un ragazzo con la proboscide e schiacciano la testa della fidanzata con una zampa mentre cercavano di scappare dall'interno di un'auto. (C'è un livello di gore di prim'ordine qui, come testimoniano anche i postumi di un massacro di topi). Prosperi perde pochissimo tempo per arrivare alle cose buone, e c'è una divertente sottotrama alla fine del gioco che coinvolge quell'acqua contaminata. Aldrich è un ragazzo dall'aspetto sdolcinato ma divertente, De Selle è un'eroina piuttosto decente, il giovane Lloyd è un vero spasso e Bologna è un piacere da guardare. Il plot include un po' di sangue ed anche un orso polare arrabbiato (che irrompe dal muro di una scuola), che in piedi è davvero terrificante da vedere. Filmato interamente di notte, non è mai noioso o prevedibile, ma nemmeno troppo eccitante o originale. Se ami questo genere e non l'hai ancora visto, ti consiglio di farlo il prima possibile. p.s. mancano i leoni (e vorrei ben vedere, un leone maschio non lo controlli certo così facilmente, a meno che tu sia Kevin Richardson o Noel Marshall), se li volete vedere dovete ripiegare su "Mondo cane" (1962) di Paolo Cavara, "Ultime grida dalla savana" (1975) di Antonio Climati/Mario Morra, o, ancora meglio, "Roar, il grande ruggito" (1981) di Noel Marshall.