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SMOKE regia di Wayne Wang, Paul Auster

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JOKER1926     6½ / 10  08/06/2018 18:22:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era il 1995 quando la doppia regia, Wang e Auster , confezionò il film "Smoke" con attori principali Harvey Keitel, William Hurt e Forest Whitaker.

Il cast è di primo ordine, parliamo di attori che hanno avuto una specifica carriera e una determinata importanza nella giostra dei film (più o meno) commerciali di fascia medio alta.

"Smoke" su questa linea, appare essere un prodotto invecchiato bene, le ragioni di tale processo a noi sfuggono nel complesso.
Il film parte, effettivamente, molto bene e si snocciola su dialoghi di buonissima fattura e nel bazar sono inseriti speditamente i protagonisti del disegno. Fin qui tutto bene, la sceneggiatura si presenta alla grande con un piano convincente.
A remare a favore poi ci sono delle splendide atmosfere , insomma si respira l'aria degli anni ottanta/novanta in pieno stile vintage, una sensazione che le nuovissime generazioni non potranno carpire. Notare anche le location, gli spazi. Sono documenti di vita e storia passata.
Appurato il fatidico romanticismo, purtroppo, per i nostri gusti, spunta qualche neo.
La sola sceneggiatura, a suo modo brillante, non può gestire da sola tutta la giostra. Le due ore di proiezione necessitano anche di una storia. La storia in effetti non esiste. Si cerca di puntare tutto sul momento più che sul periodo. In due ore (non poche) i momenti morti sono fisiologici.
Al di là di questo grave problema, definibile "strutturale", "Smoke" paga anche l'introduzione in scena di un paio di personaggi sgangherati e inopportuni ai fini della linea che il film stava creando. Alcune situazioni sembrano esser troppo romanzate e i personaggi vivono fasi vulnerabili.

"Smoke" resta un film munito di logica e compattezza, per carità. Al medesimo tempo, però, il film non è orfano di una certa retorica velata, sottile. "Smoke" vorrebbe attraverso un dignitoso gioco, strappare lacrime , cercando la commozione persino nelle sequenze strampalate. Ambizione troppo grande che spesso vive momenti altalenanti.