Woodman 9 / 10 14/06/2013 20:03:15 » Rispondi Di Haneke, forse il film che finora ho amato di più.
Isabelle Huppert è un'attrice titanica, il suo personaggio indiscutibilmente intrigante: donna frustrata, incapace di relazionarsi con qualcuno senza distruggerlo con pigli taglienti e cinismo acuto, o di farsi distruggere tramite giochi violenti e perversi. Talmente agghiacciante da fare tenerezza, non soltanto nella tanto chiacchierata scena della proposta d'amore al giovane Walter, ma perfino nella spiazzante sequenza dell'autoviolenza sulla vasca da bagno.
Un film che è una corrente gelida ininterrotta, che si sofferma sadicamente su volti illacrimati e rossissimi, su occhi lucidi di disperazione insostenibile, ma con un'empatia verso lo spettatore a dir poco magica. Haneke è un artista dallo stile registico inconfondibile, così acuto, stoico, disarmante e lento, struggente e doloroso. Nel mostrarci l'esistenza della pianista non manca una sola volta di sensibilità e ermetismo, com'è giusto che sia. Un film mortificante che può far nascere in noi di tutto e di più.