The Gaunt 6½ / 10 23/11/2009 01:15:05 » Rispondi Una vicenda intima di sofferenza e profonda solitudine, troppo intima probabilmente per farmela apprezzare fino in fondo. Va dato atto della bravura di Haneke nella scelta di soggetti mai banali e dell'interpretazione della Huppert, ma in fondo non ho provato nè un senso di disagio o di turbamento, solo una distaccata freddezza per una storia di cui non ho provato un particolare interesse.
bulldog 25/11/2009 15:12:08 » Rispondi 'in fondo non ho provato nè un senso di disagio o di turbamento, solo una distaccata freddezza'
Il fine di Haneke non è mai turbare o creare disagio.
The Gaunt 25/11/2009 15:52:26 » Rispondi "Il fine di Haneke non è mai turbare o creare disagio."
In questa pellicola posso condividere questa affermazione. Diresti la stessa cosa su Funny games?
bulldog 25/11/2009 16:42:18 » Rispondi bella domanda....ci devo pensare,così su due piedi ti direi di no. Uhmm
bulldog 26/11/2009 13:34:29 » Rispondi Pensato. Direi che Funny Games è un discorso a parte. Credo che lì Haneke abbia voluto volutamente rendersi irritante per prendersi gioco dell'idea di cinema del pubblico medio.
Ma negli altri film che ho visto questa componente è inesistente.