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LA PIANISTA regia di Michael Haneke

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BenRichard     8 / 10  28/03/2018 06:12:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Contenenti SPOILER

Finalmente ho avuto modo di recuperare questo film prodotto nel 2001 che mi incuriosiva parecchio.
Girato molto bene con una certa maestria ed eleganza dal regista austriaco Michael Haneke, il film è tratto dal romanzo scritto nel 1983 da Elfriede Jelinek, anch'essa austriaca. Il libro è stato tradotto e pubblicato in Italia nel 1991, non l'ho mai letto, quindi non posso fare nessun tipo di paragone tra il romanzo e la trasposizione cinematografica.
Innanzitutto da parte mia l'elogio più grande và ad una fantastica Isabelle Huppert, la pellicola si appoggia totalmente alla bravura di quest'attrice, 130 minuti e la Huppert è presente praticamente in ogni scena. Fa completamente suo il ruolo di Erika rendendola al massimo della credibilità...è stupefacente come la Huppert riesca a recitare bene, le immagini si concentrano molto sui volti degli attori, non vi sono scene di nudo, e la Huppert è vestita sempre tutta d'un pezzo, molto composta...eppure riesce ad emanare una carica erotica incredibile..col suo sguardo, nella sua compostezza, nel suo magnetismo..ma al tempo stesso nella sua freddezza è totalmente in grado di dare al personaggio di Erika questo senso di vuoto, di anaffettività, senz'anima e senza cuore..i sentimenti non le appartengono..anzi, in lei si nasconde la perversione, una perversione sadomasochistica che praticamente è l'unico vero elemento che la caratterizza ma che ovviamente non può rivelare a nessuno..se lo porta dentro..capiamo sempre di più i motivi per cui questa donna adulta e matura vive ancora in casa con la madre, viene trattata come fosse una bambina, e dorme persino nel letto insieme alla madre...trovo il personaggio di Erika veramente inquietante, trovo questa forma di sadomasochismo come se lei voglia punirsi e farsi punire non per provare piacere, ma proprio perchè non l'ha scelto lei di non provare sentimenti nella vita, è nata così..ed è questo che la sta logorando da dentro, e l'unico modo che lei riesce a sentire qualcosa è con la violenza..giusto solo per provare qualcosa..anche se in realtà non ho capito benissimo la scena in cui lei vede i due giovani fare sesso in macchina, come forma di voyeurismo, e non ho capito se ha un orgasmo perchè si sia eccitata spiandoli oppure si sia piegata per urinare? davvero non l'ho ben compresa quella scena....comunque,
l'unica persona con cui prova ad aprirsi è questo giovane ragazzo, Walter, che si invaghisce di lei, uno di quelli bravi e talentuosi, ma l'amore che prova per Erika lo porterà ad un forte cambiamento, inizialmente rifiutandosi alle richieste perverse di Erika, il suo è vero amore e non si azzarderebbe mai a farle del male. A questo punto Erika capisce come poterlo rigirare a suo piacimento per raggiungere il suo scopo illudendolo di amarlo, comincia così un gioco contorto in cui Walter si sentirà sempre più confuso fino ad arrivare all'esasperazione. Durante la notte, preso da un momento di rabbia, si presenta a casa di Erika e praticamente fa le cose che lei aveva chiesto, picchiandola, umiliandola e stuprandola..in tutto ciò infatti Erika rimane indifesa, chiede anche a Walter di smetterla mandando in confusione anche lo spettatore senza capire più veramente se stia dicendo la verità o stia giocando...e durante l'atto sessuale Erika non dice più una parola, non si muove, non fa nulla, non partecipa, proprio come se fosse morta..senza cuore e senz'anima..ha raggiunto il suo scopo, che a quanto pare era quello di farsi violentare, ma non certo da uno qualunque, ma da quel bravo ragazzo tenero e dolce e innamorato che era Walter...il finale può risultare ambiguo ma a me non è dispiaciuto, và un pò interpretato..
Nonostante venga completamente surclassato da Isabelle Huppert, bravo anche Benoìt Magimel, e brava anche la madre, Annie Girardot in una delle sue ultime apparizioni...
Ottima la fotografia molto fredda totalmente in tono e in funzione della trama.
Se non mi azzardo a dare di più, l'unico limite che ci ho riscontrato è un pò nella lentezza, specialmente nella prima parte, poca roba comunque, nulla di eccessivamente grave. Ottimo film!