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NERO CRIMINALE - LE BELVE SONO FRA NOI regia di Peter Walker

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KOMMANDOARDITI     7 / 10  18/03/2010 01:34:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Escludendo THE WICKER MAN (1973-Robin Hardy), se non fosse stato per un autore originale e talentuoso quale Peter Walker, nei seventies l'horror britannico non sarebbe mai esistito. Purtroppo,spiace dirlo, NERO CRIMINALE è l'unico splatter del regista ancora reperibile in Italia (nello specifico LA CASA DELLE OMBRE LUNGHE è un horror "anemico"), perciò, in quanto merce preziosa, è da tenere in attenta considerazione. Come già operato nelle altre sue pellicole, Peter Walker pone al centro della sua storia il nocciolo duro di un tabù scomodo e oltraggioso, in questo caso quello del cannibalismo, utilizzandolo invero come cavallo di troia per mettere a nudo le pecche di un istituzione. Piuttosto che, ad una prima e superficiale analisi, il tema della famiglia disfunzionale e teratogena, ciò a cui mira il sottotesto del film è ben altra cosa molto più sconvolgente: il ruolo dei manicomi e la loro reale efficacia riabilitativa. Non siamo naturalmente dinanzi ad un pamphlet documentaristico alla Frederick Wiseman, in ogni modo, pur negli steccati di un prodotto di genere, la psichiatria ne esce ugualmente con le ossa rotte! La storia tratta di una coppia, interpretata da Rupert Davies (tra gli interpreti dell'ottimo THE WITCHFINDER GENERAL) e Sheila Keith, condannata dal tribunale inglese per l'abbietto reato di antropofagia. Trascorso il periodo di detenzione, i due tornano nuovamente in libertà ed hanno finalmente la possibilità di riunirsi con Jackie e Debbie, di cui una figlia di entrambi e l'altra soltanto dell'uomo. La normalità sembra del tutto ristabilita ma le apparenze ingannano: inquietanti particolari, via via sempre meno occultabili, preannunciano una imminente ricaduta... A farne le spese sarà proprio l'unica persona sana di mente. Il personaggio che rimane maggiormente impresso per potenza evocativa è chiaramente quello della madre/matrigna. Sheila Keith dà vita, con tenace convinzione, alla figura di una ingannevole e spietata megera che non arretra davanti ad alcuna turpitudine pur di soddisfare la sua orrenda atavica pulsione. E' un mostro che da un lato coccola e protegge la sua prole, ovvero l'unica sua figlia naturale, mentre dall'altro sfrutta e sottomette sia il coniuge (un Davies perfetto nella sua prona succubanza) sia la figliastra, costretta a procurarle quotidianamente razioni di cibo pseudo-umano. Il tutto viene raccontato in una cornice di semplice realtà giornaliera, con i battibecchi tra le sorelle sull'orario notturno di rientro a casa, con la storia d'amore che nasce da un incontro combinato, con le risse da bulli all'esterno dei bar; ma ciascun episodio non fa altro che aggiungere un risvolto negativo all'incedere della trama... NERO CRIMINALE rappresenta oltremanica una specie di risposta, di pari radicalità, al fulciano NON SI SEVIZIA UN PAPERINO ed è veramente triste il fatto che da noi sia praticamente misconosciuto! Non resta che confidare nella riscoperta di questa come di altre altrettanto valide opere del nostro: due su tutte HOUSE OF MORTAL SIN e HOUSE OF WHIPCORD. Amen...