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O LUCKY MAN regia di Lindsay Anderson

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DankoCardi     6½ / 10  08/08/2019 12:53:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo "Se" in cui veniva presa di mira l'istituzione scolastica britannica, Lindsay Anderson ed il suo attore-feticcio McDowell tornano alla carica stavolta criticando il colonialismo ed il capitalismo inglese con il solito mezzo del grottesco e del surreale. La storia infatti è sempre strana e non segue un filo logico. E' come se il film rappresentasse momenti diversi che rispecchiano i diversi stati della vita del protagonista Travis: arrivismo, cinismo, fragilità, cattiveria, ingenuità, fino alla redenzione. Largo spazio è dato anche alle disparità e diversità sociali, alla eterna contrapposizione tra il ricco ed il povero. Il tutto inframezzato da canzoni che scandiscono le varie sequenze quasi si trattasse di un musical e nel finale c'è una strizzatina d'occhio al metacinema. Il difetto della pellicola è una eccessiva lunghezza che porta un pò di confusione nella storia e la sostanziale inutilità di alcune scene (come tutta la sequenza nella clinica dove conducono esperimenti) ma probabilmente è il migliore della trilogia di Anderson. Nel cast anche una giovane e sensuale Helen Mirren.