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CRISI regia di Ingmar Bergman

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BlackNight90     6 / 10  23/04/2011 02:43:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Primissimo film di Bergman, come spesso accade ai veri Autori si notano già elementi che saranno caratteristici della sua poetica.
Altro non si tratta che di un melodramma travestito da commedia, in cui i personaggi, protagonisti e comprimari, come sempre sarà nei film del regista svedese, emergono a fatica in tutta la loro tormentata e complessa umanità: a parte l'innocente Nelly, tutti vivono e agiscono in base al loro egosimo, alla paura della morte e, soprattutto, della solitudine, non ne è esclusa l'affettuosa madre adottiva.
Tutti hanno bisogno di trovare un'ancora che li tenga attaccati alla vita, a farne le spese è sempre un'altra persona, per interrompere questo meccanismo non c'è che la morte, o nel caso di Nelly, l'amore, perché per questo c'è ancora una possibilità tornando a casa, abbandonando quella città che per Bergman è luogo di inquietudine e disagio e da cui di solito si fugge.
Inevitabile l'inesperienza nella regia, soprattutto nell'utilizzo di musiche ridondanti inserite un po' alla rinfusa, il film è lento ma è un discreto inizio.