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AWAKE - ANESTESIA COSCIENTE regia di Joby Harold

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oh dae-soo     7 / 10  15/05/2011 00:01:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: il commento contiene spoiler.

Ultimo tuffo. Il distacco da quelli davanti è troppo alto. Abbiamo però ancora il quadruplo e mezzo in avanti raggruppato. Il coefficiente è altissimo. C'è un misto di fortuna, tecnica, disperazione e forza tutti concentrati insieme. Il tuffo è sufficiente, il risultato comunque molto alto, il podio è raggiunto.
Questo mi pare Awake, uno dei thriller con più cose dentro, più colpi di scena, più tematiche, più intrecci, più pretese. E' vero, le sbavature son tante ma il regista ha comunque tentato il capolavoro senza mai cadere nella sgradevolissima sensazione di sembrar superbo a mio parere.
Clayton è un affascinante e ricchissimo giovane con gravi problemi al cuore. Sarà costretto a subire un trapianto ma una sbagliata anestesia lo porterà ad esser cosciente di tutto quello che gli accade.
La prima metà, benchè molto sobria e priva di tutti i colpi di scena presenti nella seconda, è perfetta. Nella seconda si tenta quel tuffo di cui sopra.
Terribile la situazione dell'anestesia cosciente, soprattutto in un intervento a cuore aperto. Il regista non riesce a rendere al meglio la situazione in cui si trova Clayton, quella voce fuori campo "proveniente" dal corpo immobilizzato rischia in certi punti di diventar macchiettistica. E senz'altro son molte le situazioni un pò forzate, sia a livello di sviluppi narrativi sia riguardo le scelte dei protagonisti, o meglio, le motivazioni che le portano a certe scelte. Ma son tante le cose da premiare a mio parere. Intanto la scrittura dei tre personaggi principali, quello di Clayton, di sua madre e di Sam, purtroppo, tranne nel caso della madre, non restituiti al massimo dagli attori. Soprattutto il subdolo personaggio di Sam rappresentava a mio parere un grandissimo ruolo ma la Alba non va oltre una striminzita sufficienza. Altro grande punto di merito e di coraggio sono i 3 colpi di scena, ben dosati anche se non perfettamente plausibili. Quello che sembrava davvero troppo telefonato (ossia il piano diabolico della "cricchetta") viene fortunatamente svelato subito, quello riguardante il "sacrificio" della madre e il ricordo rimosso del padre giungono invece abbastanza inaspettati (almeno per me). La cosa che ho più apprezzato però sono i temi che Awake solleva. Il primo è quello del ricordo, della memoria. L'affannoso tentativo di Clayton di appigliarsi ai ricordi del suo amore mi ha ricordato molto quello in Eternal Sunshine. Ancor più bello l'insegnamento finale: spesse volte la nostra volontà, l'infinita forza che nascondiamo dentro noi stessi è più potente di qualsiasi malattia, di qualsiasi problema. Battere il dolore, lottare il più possibile contro la morte non dipende solo dalla scienza medica e dall'abilità dei dottori perchè siamo proprio noi i nostri primi dottori. E l'aiuto di una persona amata, e non l'aiuto prettamente fisico, ma quello spirituale, è la migliore medicina che possa esistere al mondo.