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FAHRENHEIT 9/11 regia di Michael Moore

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gerardo     6 / 10  03/09/2004 18:41:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be', non male come film comico...

Io voglio la cassaforte antiatomica antiterroristica antisettica.
LAMU'  03/09/2004 18:46:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì ma ricordati di farti esplodere all'interno!
gerardo  03/09/2004 19:05:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nei luoghi chiusi non si può fumare.
LAMU'  03/09/2004 19:23:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E tu pigia " ON " !!!
dragonfly  03/09/2004 23:48:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non dirglielo... è capace di rinchiudersi dentro e non poterla più riaprire (il che, ripensandoci adesso, non sarebbe neppure male)
wallabe  04/09/2004 13:08:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dov'è il problema??? cmq x stare sicuri, una bella colata di cemento sulla porta ce la darei..
sb6r  03/09/2004 18:53:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C..o..co..comi..comico?
Alessio  04/09/2004 02:00:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C..cc..ce..ce..certo che e' un film comico! meglio anche di stanlio e olio.
non c'e niente di vero nel film. gerardo e' competente.
sb6r  04/09/2004 03:13:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma stai zzzzzitto!
gerardo  04/09/2004 11:37:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non pensare di potermi adulare così, non presto il fianco a certe posizioni...
wallabe  04/09/2004 13:10:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
già.. non presti il fianco, presti il deretano!
se non altro, ti rendi ridicolo e ci permetti di divertirci un po'.. grazie di esistere!!!
Raskolnikov  04/09/2004 13:21:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi, ti consiglio di andarci piano. Gerardo è VERAMENTE competente in fatto di cinema.
JoJo  04/09/2004 14:28:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il fatto è che le patenti di competenza attribuite da Alessio possono trarre in inganno.
wallabe  04/09/2004 14:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sorry, ma mi è venuta veram spontanea.. ammetto che a volte sono decisamente rozzo, chiedo venia, ma non sono riuscito a trattenermi!
cinematograficamente io sono sicuramente uno dei più incompetenti qui (mi ero iscritto solo x avere qlc idea sui film da prendere in videoteca)..
gerardo  04/09/2004 18:04:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
MACISTE CONTRO TUTTI...
Uhmm... Il problema è che M.Moore epidermicamente non mi trasmette nessuna fiducia. D'accordo su quello che dice - cose che cmq apprendiamo benissimo anche dal Manifesto e dai giornali non allineati che abbiamo in Italia (be', insomma, non ce ne sono molti), o meglio ancora, dal Le Monde Diplomathique, sul quale scrive il fior fiore dell'intellighenzia mondiale (primo fra tutti il grande Noam Chomski, il primo nella lista nera fascista, rigurgito maccartista, del Patriot Act, che se stessimo negli anni '50 sto poveretto sarebbe già arrostito sulla sedia elettrica, altro che Micheal Moore...) -, ma come lo dice... E' questo che mi lascia perplesso. Il documentario, come tipologia di film, si basa essenzialmente sul montaggio e M.M., in Fahrenheit, lo usa in modo fin troppo "costruttivo", cioè infarcito del suo personale punto di vista, lasciando ben poco spazio alla freddezza e alla fluidità naturale dei fatti, che parlano da sè e che a ognuno dovrebbero far arrivare autonomamente a delle conclusioni. Ciò che vediamo è Micheal Moore contro GW.Bush, Dick Cheney & co. MM si fa troppo protagonista delle vicende che racconta e finisce per diventare una specie di rock star, o meglio, di star hollywoodiana. Infatti, lui può fare tutto l'autore scomodo che vuole, ma resta pur sempre contiguo a Hollywood e a quella macchina cinematografica, politica e culturale americana che celebra perpetuamente il suo indiscutibile way-of-life, premiandolo persino con l'Oscar. Altro che autore scomodo! Gli autori scomodi sono quelli che finiscono nei tribunali, anzi che finiscono di lavorare per quello che raccontano, o le cui opere sono osteggiate, censurate e senza distribuzione. Fahrenheit 9/11 non credo abbia avuto tutti questi problemi (nonostante gli ovvi mal di pancia dei repubblicani), anzi, guardando la situazione qui in Italia, sembra abbia avuto una distribuzione da Titanic o Signore degli Anelli. Cioè, un'altra macchina da soldi.
E poi F. 9/11 è pieno di retorica del dolore (che viene usata parecchio, per far leva emotiva, quindi strumentalmente) e persino di retorica patriottica (la signora che perde il figlio in Iraq è orgogliosa dei propri figli che vanno in guerra per l'America, anche se blablabla...). A me è sembrato anche ambiguo nell'elencazione degli stati della coalizione, dove gioca - forse per lui ironicamente - con stereotipi (americani) veramente squallidi, che sanno di presunzione e stupido senso di superiorità (l'Olanda identificata con i "drogati" che si fanno le canne...). Queste son cose pericolosissime (ammesso che MM stesse "scherzando") e assolutamente privi di utilità e senso.
In questo film manca del tutto una critica vera al sistema americano, alla sua cultura, che produce "mostri" a ripetizione, i più pericolosi dei quali vanno pure al governo.
Non di meno, penso che se una "rivoluzione", uno scossone al sistema, possa ancora arrivare oggi nel mondo, questa non potrà che generarsi proprio lì, nel cuore dell'impero, cioè gli USA, dai cui ghetti sono partiti i neri nella rivolta di Los Angeles qualche anno fa e nelle cui strade s'è formato il popolo di Seattle e dei disobbedienti. Non certo da Micheal Moore, che tanto mi dà del Moretti girotondino nostrano, nelle sue sterili scaramucce personali con Berlusconi.

cash  04/09/2004 18:14:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uh, era tutto bellissimo fino all'ultimo capverso, dove tiri in ballo l'ipotetica rivuzione del popolo di seattle (noto gruppo post-grunge)
andreapau  06/09/2004 14:35:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
le provocazioni evidentmente talvolta servono...non potevi scrivere direttamente questo commento così pregno e condivisibile?dovevi per forza farci credere di essere l'ennesimo provocatore ignorante di questo forum?davvero condivido tutto caro gerardo,ma con un dubbio riguardo la nascita dei movimenti rivoluzionari americani:in ogni caso gli americani,come un cancro,riescono a diffondere nel mondo le loro idee e la loro cultura,perchè hanno i soldi ed ogni idea che diffondono è funzionale ad un mercato magari alternativo,ma comunque un mercato...sono così sfiduciato ultimamente da pensare che le uniche verità siano quelle che non sapremo mai
cash  06/09/2004 15:38:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vedi che voi spostate sempre il fulcro del problema dove tutto sembra più facile? Per esempio, io che c'entro?
gerardo  07/09/2004 19:23:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be', sulle prime non avevo granchè da dire. E la cassaforte antiterroristica è stata veramente la cosa più bella del film...
gerardo  04/09/2004 17:09:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alè, arrivano i nostri!
:)