caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FAHRENHEIT 9/11 regia di Michael Moore

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Harpo     4½ / 10  13/09/2006 01:34:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di solito mi piacciono molto le opere di denuncia, se sono ben fatte. Da circa 14-15 anni mi guardo i Simpson e continuo a vedere altri cartoni come "I Griffin" e, molto sporadicamente, "Southpark". Oltretutto ammiro molto le produzioni di regist chiaramente di parte come Romero o Carpenter. Diciamo pure che ho una passione incontrollata verso questo genere di produzioni.
Partendo da questa introduzione devo comunque ammettere che purtroppo questo "Fahrenheit 9/11" non mi ha assolutamente colpito, nè tantomeno coinvolto. A dire il vero, non sono nemmeno riuscito a guardarlo fino al termine, vista la (quasi) stupidità del prodotto finale.
Il regista, invece di approntare una critica pungente, inserisce un'orgia di nomi e di immagini che complicano non di poco la scorrevolezza del documentario. Ogni nome, ogni episodio, ogni parola installata nel film sembra una dichiarazione di guerra contro Bush. Il direttore, più che colpire diritto al cuore (stile "Griffin" o Romero), si arrampica sugli specchi, adossando ogni singolo problema dell'America attuale all'operato dei due famosi George Bush. "Lo sciaquone del ces.so ti si è rotto? Non ti preoccupare, la colpa è di Bush!".
Quindi, sopratutto nella prima parte, Moore eccede in stupidi processi alle intenzioni che finiscono col far cadere nel ridicolo non tanto il texano più famoso al mondo, quanto lui stesso: in particolar modo, al momento dell'attacco alla seconda torre, quella Sud, l'immedesimazione di Moore nei pensieri di Bush risulta assolutamente ridicola. Capisco che questa dovrebbe essere un'ironia atta a prendere in giro il presidente americano, ma più che risultare satirica, mi pare assolutamente mediocre e fuori luogo.
Quindi, si può tranquillamente affermare che quello che doveva essere un documentario destinato a mettere in dubbio, anzi destabilizzare, il governo Bush, altro non si è rivelato che una tenua e alquanto superficiale critica di ogni mossa compiuta da Bush. A mio modestissimo avviso, se si vuole portare un'attaco preciso contro qualcheduno (e anche piuttosto importante come in tal caso), è corretto analizzare ampliamente una singola scelta o azione e non criticare tutto e tutti, inserendo decine di nomi che non dicono assolutamente nulla. In poche parole, Moore non fa altro che rendere i Bush i capri espiatori della situazione.
Però devo sottolineare che certe scelte umoristiche adottate dal regista sono assolutamente irresistibili ("Dov'è che una persona va quando è in difficolta? In vacanza!" "Nessuno prenderebbe l'aereo dopo l'11 settembre, tanne BIn Laden!"), anche se risultano piuttosto simili alle uscite umoristiche dei Griffin.
Mi duole anche ammettere la pessima edizione italiana che a tratti, traduce con un doppiatore e, in altri, inserisce i sottotitoli. Non era più logico lasciare il documentario in lingua originale e sottotitolato, o, ancora meglio, tradurlo completamente?
Infine ammetto che è molto importante la produzione, nonchè la successiva pubblicazione di "Fahrenheit 9/11" (e di altri film di propaganda), in quanto sono simbolo di una certe democrazia, nonchè di una totale libertà di parola che consente (anche alle persone più mediocri) di proferire il loro pensiero circa motivi che trovano loro in disaccordo. Nel momento in cui non sentiremo più parlare persone come Moore vorrà dire che anche il mondo occidentale ha preso una brutta piega.
viagem  13/09/2006 09:10:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque sto filmaccio ha vinto a Cannes...
Posso in parte condividere che la forma non è delle migliori, secondo me gli italiani i film di denuncia li fanno molto meglio.
Rimane il fatto che le informazioni sono tutte attendibili e, sarà perchè erano cose che già sapevo, tutte ste difficoltà nel capire i nomi e le vicende nella prima parte non le ho trovate.
Anzi, mio padre, allegro 70 e più enne, ieri si è visto il film ed è rimasto scandalizzato proprio dalla prima parte (che quindi immagino abbia compreso), perchè erano vicende che non conosceva assolutamente.
L'episodio della scuola è drammaticamente vero: Moore è semplicemente andato dal preside a farselo dare, da quanto ho letto.
Harpo  13/09/2006 11:40:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non so se tutte le informazioni riportate corrispondano al vero e sinceramente me ne frega fino a mezzogiorno. il punto è che questo documentario non risulta attendibile a priori: non c'è un singolo problema irrisolto dell'America attuale che non sia causato dalla mano di Bush.
Ripeto, ancora più convinto, che a un laico come me (che non sa se tutte le informazioni sono vere o meno), quella massa di nomi fa crescere dei dubbi: il regista, invece di andare dritto al problema, deve prima ricordare una dozzina di nomi di persone sconosciute e questo fa credere (immagino anche giustamente) allo spettatore che il regista si stia arrampicando sugli specchi.
Per quanto concerne l'episodio della scuola, non contesto la scelta delle immagini, ma quella di Moore di voler dare a ogni costo una chiarificazione del pensiero di Bush (entrando nella sua testa). Ciò mi dovrebbe far pensare che il buon Micheal oltre ad essere un regista (anche piuttosto scarso) e un instancabile mangiatore, è forse anche un medium?!
Invia una mail all'autore del commento cash  15/09/2006 12:32:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
purtroppo si evince solo che non hai i mezzi necessari p0er decifrare il documentario. Non so, fatti uno studio profondo sull'operato delal CIA. magari prova le edizioni universitarie, così non dici che tirano l'acqua al proprio mulino. Così magari l'episodio della scuola ti sarà più chiaro.
E se nonhai capito la battutta sulla famiglia bin laden che vola, fatta fuggire in tutta fretat e furia senza che fosse interrogata, non te la prendere con moore.
Harpo  15/09/2006 12:43:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi sa che sei stato tu che non hai capito il mio commento: le battute di moore (compresa quella sulla famiglia bin laden) risultano incredibilmente sarcastiche e assai divertenti.
nella scena della scuola, non rimprovero moore di mostrarci le azioni (fisiche) di bush, ma mi pare assai ridicolo che il regista si immedesimi in bush, pensando robe del tipo "perchè nn mi vengono a prendere". se ora il non longilineo direttore ha imparato, oltre a fare film, anche a leggere il pensiero delle persone gli devo fare i miei vivissimi complimenti.
quindi ripeto che più che un documentario contro bush è semplicemente una pellicola che fa del presidente americano il capro espiatorio della situazione.
infine, se il documentario ti è piaciuto, sono assolutamente contento per te.
Invia una mail all'autore del commento cash  10/11/2007 13:32:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
m ati rendi conto di quello che dici? Uno che ha scatenato la più infame guerra, senza uno straccio di prova, solo per glorificare i signori della guerra e che ora ci sta riprovando con l'iran... E tu ti preoccupi del fatto che poverino, appare un po' troppo come capro espiatorio?
Non un commento sulla guerra in sè e nemmeno sui fatti (dato che dici che non ti interessano fino a mezzogiorno), ma ti proccupi del fatto che ti pare una carognata ironizzare su un presidente che ricevuta la notizia di essere sotto attacco militare, sta seduto e non fa nulla?
lukef  04/07/2010 12:00:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
<Però devo sottolineare che certe scelte umoristiche adottate dal regista sono assolutamente irresistibili ("Dov'è che una persona va quando è in difficolta? In vacanza!" "Nessuno prenderebbe l'aereo dopo l'11 settembre, tanne BIn Laden!"), anche se risultano piuttosto simili alle uscite umoristiche dei Griffin.>

In effetti c'e una certa somiglianza ...fisica... tra lui e Peter. lol

Terry Malloy  10/11/2007 13:12:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
a parte che questo commento è scandaloso, io no paragonerei Moore ai Griffin.