caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LE MORTI DI IAN STONE regia di Dario Piana

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento matteo200486     6 / 10  05/06/2008 23:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Qual è il problema? Hai paura?"

Il mio voto è di incoraggiamento. Infatti son stato di manica larga, perchè sinceramente parlando siamo di fronte non ad un gran film, anzi piuttosto mediocre.
Ma il voto è tutto per dario Piana, migrato negli Stati Uniti per riuscire ad avere un budget di 11 milioni di dollari al fine di girare un film con attori di professione, montatori, scenografi. Ossia fare un film, in questo caso direi fantasy non proprio horror, con un budget basso ma non ai livelli di Zuccon.
In Italia abbiamo registi di talento anche per il cinema di genere peccato che debbano migrare per fare un Film con la F maiuscola e non produzioni artigianali con mamma, nonna e zio come attori principale.
Ma non si può avere tutto.
Il nostro Dario Piana, già autore in passato di opere che rimarranno scolpite nella storia del cinema come Sospetti 1, Sospetti 2, Sospetti 3, Sotto il vestito niente 2 ( con la prorompente Randi Ingerman), deve fare i conti con uno sceneggiatore da urlo, si l'urlo che si fa ogni qual volta lo si vede scritto tra i collaboratori, ovvero il grande Brendan Hood autore di scrip come il fantastico They - Incubi dal mondo delle ombre. Spero che dopo il legnoso Deaths of Ian Stone si ritiri.
Il film consiste nel girare per un'ora e mezza la stessa scena in situazioni diverse, ma fin qui la situazione potrebbe parer passabile. Il problema sorge con l'apparizione dei Mietitori...
La sceneggiatura è ridicola, non c'è una battuta degna di essere chiamata tale e la storia piuttosto bucherellata. Ma la cosa che mi ha portato a dare 6 a questa pellicola è l'evidente coscienza da parte di Piana della ridicolaggine dello scritp e per evitare che lo spettatore si alzi e sputi sullo schermo infarcisce il tutto con un pò d'azione e con una direzione veramente buona.
Non è tutto da buttare ben intesi: oltre alla regia e all'idea iniziale non malvagia (ma sciluppata, a mio parere, con i piedi) ci sono le buone prove del casta con un buonissimo Mike Vogel che interpreta l'unico personaggio un filo accennato psicologicamente (mi mancava altro è pure il protagonista).
Per concludere un film che non rimarrà negli annali e nella memoria se non per aver visto all'opera un regista italiano, con un budget consistente e soprattutto impegnato nel cinema horror
Simmetria84  19/07/2008 04:53:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi hai fatto venire in mente il film The butterfly Effect questo ripetersi della stessa scena...
mi sbaglio?
Alex89  22/10/2008 01:32:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oddio nn citare certi film..non c'è paragone..anche se il susseguirsi di vite c'è anche lì
Invia una mail all'autore del commento matteo200486  20/07/2008 10:32:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ai aimile come principio ma lontano anni come risultato.
ragno  22/07/2008 18:32:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
troppo buono! secondo me era da stroncare!