Edo 2 / 10 16/06/2008 14:42:21 » Rispondi Ma dai!!! Se serviva una conferma che Shymalan dopo aver azzeccato intelligentemente di sceneggiatura "Il sesto senso", per poi andare a lavorare su buoni spunti ma sviluppati a mio parere troppo "spocchiosamente" o in maniera presuntuosa, eccola! Film retorico,pieno di spiegoni e moralismi parapatetici sull'amore
Il finale con loro due che escono all'aria aperta per forza dell'amore, con tanto di ora esatta sul momento della fine della tossina suicida, ripreso dal telegiornale che lascia intendere che forse gli alberi, sentendo l'amore e non la mnaccia, non li fanno suicidare...
di inquadrature brutte, recitazioni attoriali veramente da soap italiana... dopo un buon inizio (subito però rovinato dalla forzata
crisi di coppia e l'insistere dei mass media sul fattore terrorismo, critica alla coda di paglia americana post 11 settembre
) mi è sembrato il film sia andato via via precipitando nel ridicolo e nella tesi forzatissima di ecocombat. Come dicevo, l'idea di angoscia iniziale è forte, ma poi non viene supportata e sviluppata da tutto il resto: sceneggiatura, regia, recitazione... ingenuo, enco un altro aggettivo. Comunque, a mio avviso, un film veramente brutto Sorry
VincentVega1 16/06/2008 14:56:35 » Rispondi dopo tutti questi commenti negativi mi sorge una domanda spontanea. pure walhberg ha recitato male??
Simmetria84 16/06/2008 16:46:28 » Rispondi per me è una pietra su cui c'hanno disegnato un viso
kowalsky 16/06/2008 17:25:03 » Rispondi Per me il film è splendido, e ci sono dentro tanti di quei riferimenti cinematografici e letterari che neanche ti immagini... comunque continuate a non capire la diversità di Shyamalan come regista rispetto alla massa... i messaggi del film sono molto più profondi di quello che si crede, nonostante la prova parecchio statica di Wahlberg (che comunque, dovendo rappresentare l'americano medio, ci stava tutta)
Edo 16/06/2008 18:39:18 » Rispondi Perdonami, ma riferimenti o no, diversità dalla massa o meno, a mio avviso un film deve avere anche uno spessore più denso rispetto all'esercizietto di Shymalan: un messaggio profondo? A me è sembrato di vedere un film didascalico con sottotitoli per non udenti con voice over che aiuta a capire (per chi dai sottotitoli e le didascalia non lo avesse capito) che parlava di un messaggio con la profondità da bacio Perugina (anche se mi sono ripetuto come esempio). La semplicità è un grande pregio, ma non la banalità, e registicamente ho trovato una infinità di situazioni molto banali (bruttissima perdonami la sequenza della pistola che passa da mano in mano, non come idea, ma come conseguenzialità: forzata, brutta esteticamente...). Come ho detto, non critico le intenzioni e le intuizioni di Shymalan, ma la messa in scena delle sue idee tutte potenzialmente vincenti come suggestioni e situazioni. Gli manca, da dopo il "Sesto senso", la compostezza e la perfezione di una sceneggiatujra che sappia scappare appunto dalle maglie della banalità quali i suoi temi purtroppo sono soggetti a rischio. In poche parole, lo trovo ancora uno scolaretto diligente e dotato, il quale però è stato messo troppo presto all'università con ragazzi molto più grandi di lui.ù E la mia delusione non è stata quella del non vedere scene catastrofiche, ma neanche nel seguire una messa in tesi per immagini tipo esame universitario del primo anno. Si vede in tutta la sua forza e debolezza che, come ha ammesso lui, il film nasce da una suggestione visiva che non ha trovato poi, a mio avviso, un'ossatura narrativa in grado di fare corpo filmico. Comunque, la potenza del cinema [ il suo essere a 360 gradi nei gusti per tutti