OPEN WATER regia di Chris Kentis

Project Pat     7 / 10  08/06/2015 15:13:49 » Rispondi
"Open Water" è tra i film più difficili ch'io mi sia mai trovato a commentare. Premessa da fare in maniera tranquilla, trovo che le stroncature che portino al 4 e mezzo di media siano dovute un po' alla rabbia per un finale così...


SPOILER

d'altro lato, alla poca razionalità nell'analisi dei suoi lati tecnici (c'è chi lo reputa noioso, chi non lo ha retto per la pochezza di regia), analisi che non può anch'essa prescindere dall'essere calata nel contesto di ispirazione della pellicola a una storia vera: anche in questo caso, chi è al corrente di ciò non si stupirà mica del fatto che il film è ambientato per il suo 90% in mezzo all'oceano (quello sa, quello si aspetta di vedere e la parola noia non lo scalfirà nemmeno), ma attenzione, chi invece ciò ignora, a mio parere è comunque impossibile, s'egli ha un minimo d'obiettività, che il suo giudizio al film scaturisca in una pesante stroncatura in quanto egli è ben consapevole che, a prescindere da tutto quanto, esso propone una storia (vera o meno che sia o che ciò si sappia o non si sappia in partenza, ripeto) con sentite dosi di angoscia e attenzione. E come potrebbe non essere altrimenti, d'altronde?

Unica obiezione su cui non ho nulla da eccepire (perlomeno non completamente), le riprese in digitale: queste a prescindere pesanti quanto si vuole e che alla fine inevitabilmente influiscono nella visione, è vero, se non fosse però (altrettanto vero) che non impediscono certo di offrire suggestive fotografie dell'oceano e della sua fauna; quanto a doppiaggio, anch'esso attaccato, è naturale ed inevitabile conseguenza di pellicole girate in tale maniera, quindi una critica fondata su di esso è semplicemente inutile.
Ultima cosa, se si pensa tra l'altro all'iter di realizzazione della pellicola, per nulla artificioso ma il più possibile naturale (tutti gli squali sono stati attirati sulla scene con impasti oleosi di pesce), ebbene questo non può esser altro che un valore aggiunto.

Penso che il sette sia il voto giusto, oltre il quale è giusto non andare.