caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ISOLATION - LA FATTORIA DEL TERRORE regia di Billy O'Brien

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  12/02/2010 13:20:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ad una prima parte molto ben costruita,in cui la tensione monta senza brusche accelerazioni,fa seguito un epilogo molto convenzionale e abbastanza noioso che rimane quindi il più grande limite di un film che poteva essere ben più intrigante.
Billy O’ Brien sceglie come unica location del suo horror “agricolo” una fatiscente fattoria dalle ambientazioni umide e poco soleggiate.Si affida ad un esiguo numero di attori,tra i quali John Lynch,conosciuto per aver interpretato George Best nell’omonimo biopic e riproponendo i tanto cari esperimenti genetici costruisce un film dal ritmo lento ed avvolgente.
Al momento di tirare le somme però “Isolation” si appiattisce sul livello di tanti altri horror,affidandosi ad un finale improntato sull’azione e francamente privo di grandi idee.Impossibile non pensare ad “Alien” o “La Cosa”,anche perchè O’Brien esibisce i suoi omaggi in maniera poco personale,limitandosi a richiamare le suggestioni di certe pellicole che sullo scontro uomo/essere mostruoso hanno costruito le proprie fortune.Indubbiamente l’atmosfera da horror anni ’80 che si respira per tutta la durata della pellicola è piacevole,tanto quanto l’idea di tramutare i bovini in esseri pericolosi,forse traendo ispirazione dalla tanto temuta encefalopatia spongiforme(morbo della mucca pazza) diffusosi soprattutto in Gran Bretagna.
A differenza di “Black Sheep” ,altro recente horror con animali da fattoria trasformati in mostri antropofagi,l’approccio è molto più cupo ed epurato da ogni connotazione umoristica,ma ciò non basta ad innalzare "Isolation" dalla mediocrità.