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IN BRUGES - LA COSCIENZA DELL'ASSASSINO regia di Martin McDonagh

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dubitas     7 / 10  08/12/2013 20:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
« Da qualche parte a Londra c'è un albero di Natale con sotto dei regali che non verranno mai aperti; e ho pensato -se sopravvivo a tutto questo, andrò in quella casa a chiedere scusa alla madre- e accetterò qualunque punizione...carcere, morte..non ha importanza! Perché almeno in prigione o anche da morto non sarei più stato in questa ***** di Bruges! »

Due sicari londinesi si trovano in Belgio, in una città monotona e medievale chiamata Bruges, abitata da gente piuttosto scontrosa e strada (inclusi gli stessi turisti). I toni di questa black commedy sono surreali, perciò spesso la sceneggiatura non va presa con le pinze. L'idea, quella di rendere Bruges un po' come l'anticamera dell'inferno, il posto in cui ognuno viene messo di fronte alla verità e al giorno del giudizio, è sinceramente bella, resa peraltro bene dalla terrificante colonna sonora che domina il riuscitissimo colpo di scena finale. Quello che manca però è la ''verve''. Nello sviluppo ''In bruges'' tende un po' a perdersi e a riempirsi di elementi piatti e stancanti (il nanetto, le prostitute, una scialba e inconcludente storia d'amore, uno schizzato skinhead) e il ritmo narrativo sembra fermarsi. Nella parte finale invece si riprende e ti tiene incollato in modo magico allo schermo.
In conclusione direi che McDonagh ha fatto un lavoro discreto, anche se non impeccabile e che preferisco come regista di questo genere i fratelli Coen.