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THUNDER regia di Larry Ludman

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Angel Heart     5½ / 10  24/12/2011 01:13:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una cosa del cinema italiano che ho sempre detestato e ripudiato con tutto me stesso: la nostra rapidità nel cercare di ricalcare e sfruttare il successo internazionale di pellicole americane. Produzioni patetiche, arroganti e tirate al risparmio (sequel apocrifi, titolacci infimi ecc...) che rubavano senza alcun ritegno interi concetti di film più grandi e popolari scopiazzando inquadrature, musiche, battute e aspetto fisico degli interpreti. E tutto questo, con la pretesa di apparire pure originali!
Una moda molto in voga negli anni 80 (di schifezze del genere se ne possono citare a dozzine, ad es. "L'Ultimo Squalo", "Alien 2 sulla Terra", "Terminator 2: Shocking Dark", "La Casa 5", "Non Aprite Quella Porta 3", "1990: I Guerrieri del Bronx" e via dicendo) portata avanti principalmente da tre dei registi più trash che il cinema ricordi:

- Vincent Dawn, aka Bruno Mattei
- Clyde Anderson, aka Claudio Fragasso
e infine
- Larry Ludman, aka Fabrizio de Angelis

Nel caso di "Thunder", la vittima prescelta altri non è che lo storico "Rambo" con Sylvester Stallone. E ovviamente, il discorso che facevo all'inizio vale anche qui: a parte un leggero cambio nella storia e nel background dell'orrendo protagonista (pellerossa al posto di berretto verde), il resto è praticamente identico al modello originale, per cui stesse situazioni, stesse disavventure e stesse inquadrature (date una rapida occhiata al trailer e capirete).
Però (perchè c'è il però), non tutto il male vien per nuocere. In questo specifico caso, il buon Larry Ludman, al contrario di quanto farà in seguito con quella mèrda de "Il Ragazzo dal Kimono D'Oro" (trashosissima, schifosissima scopiazzatura del cult "The Karate Kid") riesce sorprendentemente a distinguersi in maniera perlomeno dignitosa: interpreti, fotografia e musiche nella media, ritmo quasi sempre su buoni livelli (il meglio del film lo si trova nei primi 40 minuti, poi cè un leggero calo), e cosa più importante, scene d'azione avvincenti e girate con una certa professionalità.
Sarò sincero: mi aspettavo una schifezza coi fiocchi da fare a pezzi una volta terminata la visione. Ma devo ammettere che, nonostante la solita sfacciataggine e la mancanza di originalità, si tratta di una pellicola sufficientemente divertente che non dispiacerà agli amanti dell'action vecchia scuola.

Insomma, uno dei rari casi in cui una produzione italiana speculatrice riesce (parzialmente) a salvarsi dalla mediocrità. Non c'è bisogno di andare a recuperarlo... se vi capita a tiro bene, sennò lasciate perdere.