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UNA DONNA NEL LAGO regia di Robert Montgomery

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K.S.T.D.E.D.     5 / 10  14/03/2008 19:50:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La regia di Montgomery alterna scelte interessanti (come spezzare, seppur apparentemente, la ripresa in soggettiva attraverso l’uso degli specchi) ad altre decisamente meno interessanti (vedi la sequenza in cui Marlowe ruba la pistola a Mildred; movimento di macchina improponibilmente innaturale). In particolare, la scelta di girare in soggettiva per tutta la durata della pellicola non mi ha convinto, se non altro perché a lungo andare stanca (per un buon uso di questo tipo di ripresa, si veda “La Fuga”); certo è anche vero che, considerando le non eccelse capacità dello stesso Montg. nell’interpretare Marlowe, forse è un bene.
Questo Marlowe, infatti, è fin troppo autocompiaciuto e ben poco disilluso; non importa che la gran parte della sceneggiatura ricalchi fedelmente il romanzo - stendiamo un velo pietoso sull’happy end, che stride in maniera spaventosa con il disincanto del personaggio e più in generale del noir - dato che a non essere rispettata, o riadattata in modo efficace, è proprio la parte migliore dei romanzi, “La Donna nel Lago” compreso, di Chandler, ovvero lo stesso Marlowe. A questo va aggiunta la quasi totale mancanza di pathos, che è poi il motivo principale che rende il tutto un mero esercizio di stile.

Interessanti alcune scelte registiche, ottima la fotografia, ottime anche le atmosfere. E Basta così.