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GOMORRA regia di Matteo Garrone

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ughetto     5½ / 10  13/06/2008 11:16:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capisco il segutio di critica e pubblico che ha avuto questa pellicola, ma la sua rilevanza come opera di denuncia in un momento così difficile, non ci deve far dimenticare il fatto che siamo di fronte ad un'opera cinematografica e che come tale va valutata. Per di più un'opera tratta, e non libermamente ispirata, da un libro e che quindi va considerata anche in relazione a questo. e nessuno dovrebbe sottrarsi a questa dialettica.
Come struttura narrativa il film è debole, le storie sono troppe, non sono collegate, ne da tratti narrativi ne da tratti stilistici. Hanno in comune solo l'argomento. E' come se il film fosse un numero x di corti tagliati e rimontati un pezzo dopo l'altro. Questa scelta non mi è piaciuta.
Per quanto riguarda la sceneggiatura , è evidente come questa sia stata scritta pensando più a cosa doveva far vedere allo spettatore che al film in quanto tale. ne risulta un'opera retorica, preoccupata solo, sempre e in ogni istante, a far emergere il problema: insomma un grave peccato di didascalismo. Evento che si ripercuote in maniera disastrosa sui dialoghi: irrealistici, farraginosi e, mi ripeto, retorici fino al dolore (per esempio l'insopportabile imprenditore del nord che nel suo sciocco ripetere "clean, clean" quante cose vuole dirici!).
Tutto questo sforzo in definitiva didattico ha come risultato quello che molto spesso non si capisce niente della realtà della quale si stà parlando (un esempio su tutti: la questione dello scissionismo); se ne colgie solo la sorprendente disumanità. E qui il confronto con il libro:
molto più evocativo e caratterizzante. Ma che soprattutto ha un punto di forza (l'unico?): quello di proporre il mondo della camorra, e le sue regole, come un universo frutto di un iper feticismo della merce che informa di se tutto ciò che la circonda, che detta le regole, che uccide le persone.
Ma nel film questa riflessiojne si perde. O comunque non è vissuta come un punto di forza. (nonstante le dichiarazioni)
A questo punto cosa dire della regia? Fra ammicamenti e virtuosismi alla fine è più piatta di quello che avrebbe voluto, perchè cerca il pulp ma rimane ben incatenata al suo didascalismo, che le tarpa inevitabilmente le ali.
Unico punto positivo luci e fotografia. Sono rimasto folgorato dalla capacità che hanno avuto gli operatori di cogliere quella luce triste che tanto spesso c'è sulle spiagge del sud, e che al cinema non avevo mai visto.
Comunque: tentativo lodevole, occasione sprecata.