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GOMORRA regia di Matteo Garrone

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martina74     10 / 10  22/05/2008 12:54:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un amico imprenditore edile di Napoli una volta mi disse che estirpare la camorra è impossibile: i camorristi delle ultime generazioni non sono rozzi banditi privi di cultura ma, studiando, si sono inseriti nella società che conta, nei luoghi di potere, nell'imprenditoria e in tutti i posti di comando.
Mentre seguivo l'episodio di Franco (un magnifico Toni Servillo) ripensavo a quelle frasi e a quanto sia profonda la connivenza tra l'imprenditoria che appare scintillante e "clean" – come si affanna a dire il "paròn" dell'azienda che deve smaltire le scorie – e l'infinito buco nero della malavita, che inghiotte tutto e non si lascia sfuggire nulla.
"Gomorra" è un film necessario perché lascia intravedere una realtà che si vorrebbe invece negare per troppa paura di guardarla in faccia accorgendosi che siamo tutti nella melma: è da premiare per il coraggio e per lo stile neorealista con il quale è girato. Agisce come un pugno nello stomaco dello spettatore, senza smancerie o tentativi di umanizzare la brutalità, ma anche senza eccedere nella violenza. I camorristi con la faccia da tagliagole sono gli stessi che fanno le lampade e la manicure, e vestono abiti firmati (cuciti in laboratori clandestini a prezzo stracciato, con la compiacenza delle griffe). Non viene mostrata la storia di nessuno, non ci sono padri da piangere o situazioni familiari disastrose a giustificare l'affiliazione alla famiglia. Ci sono solo la droga, il dominio sul territorio, il ricatto, la paura e i soldi. E l'unico modo per uscire dalle Vele è a piedi in avanti.

"Gomorra" è un grande docu-film, con regia inusuale tutta giocata sui primi piani e sul sapiente e insistito uso della profondità di campo, fotografia perfetta per rappresentare la miseria labirintica delle Vele di Scampia, colonna sonora fatta di neomelodico napoletano e continuo fruscio di mazzette. Alcune scene lasciano addosso la sensazione di una violenza al di sopra della comprensione: l'iniziazione dei ragazzini e il finale sono perfette fotografie di quanto valgano la vita umana e la dignità, nella mentalità camorristica. Carne da macello e nulla più.
maremare  22/05/2008 13:09:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai notato l'utilizzo della canzonetta di Tiziano Ferro prima della sparatoria? magistrale.

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martina74  22/05/2008 13:21:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
certo che ho notato! niente è lasciato al caso, anche se mi pare di aver intuito che le canzoni erano ricantate da voci diverse da quelle di Ferro e Giggidalessio. Tu ci hai fatto caso?

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/05/2008 13:26:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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martina74  22/05/2008 16:38:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/05/2008 17:25:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Invia una mail all'autore del commento Enzo001  22/05/2008 14:00:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un bel commento Martina! Peccato che io non possa andare al cinema a vederlo...

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martina74  22/05/2008 16:39:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie Enzo! Ma perchè non puoi andare a vederlo (non per farmi gli affari tuoi, eh...)?
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  23/05/2008 13:33:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è in programmazione...
Tutta colpa di 'sti maledettissimi terroni
gerardo  22/05/2008 17:03:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma come?! I figghi sò piezz 'e core!









martina74  22/05/2008 17:12:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh, ma mi sa che aqquesti il core lo mangiano in padella!
gerardo  23/05/2008 13:30:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hann accis a papà!
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  25/05/2008 13:55:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un commento perfetto.
Invia una mail all'autore del commento cash  26/05/2008 02:01:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lecchina del *****.
martina74  26/05/2008 10:59:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
zitto cash, lasciami gongolare!
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  26/05/2008 19:28:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per 100 euri l'avresti fatto anche tu.
martina74  27/05/2008 09:19:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eddai, non pubblicizziamo queste cose, mi vergogno.
The Legend  22/05/2008 17:01:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche a me piace molto il modo di scrivere di martina, anche se, in questa singola fattispecie, il mio giudizio personale sul film non aderisce completamente al suo.
martina74  22/05/2008 17:11:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda che io non sono per niente democratica: se qualcuno non la pensa esattamente come me lo metto in ceppi.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  22/05/2008 17:23:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parli proprio tu che solo con i residui delle meches intombati per pochi euro hai compromesso le falde di mezza provincia...
martina74  22/05/2008 18:34:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
zitto, chè sono anni che non mi faccio più la tinta proprio perchè mi hanno condannata ai servizi sociali!
Pasionaria  22/05/2008 14:46:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento, Martina.
Ero indecisa per il "capolavoro", ma "film eccellente" mi pare si addica maggiormente.
Mi è piaciuto tanto il libro anche perchè nel marasma di dati e nomi, traspare netta l'anima di Saviano, soprattutto la sua solitudine, evidente non solo nell'ultima parte del suo romanzo-inchiesta, anche nelle interviste che ha rilasciato in programmi televisivi e durante gli incontri in giro per l'Italia.
Tutto questo ovviamente nel film non c'è, anche se il personaggio di Roberto ne è il simbolo, secondo me.
martina74  22/05/2008 16:43:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensa che io devo confessare di non avere ancora letto il libro. L'ho comprato poco prima che il film uscisse e non ho voluto iniziarlo prima di andare al cinema, ma a breve lo farò.
Anche io ero indecisa tra 9 e 10, è da molto che non do il massimo, ma credo che questo film lo meriti per il suo valore intrinseco oltre che per l'oggettiva bellezza. Per me merita il massimo per la stessa ragione per cui altri lo considerano un film "di pancia".
Il personaggio di Roberto è effettivamente struggente nel suo rifiuto dei condizionamenti. Mi ha colpita molto anche la storia di Totò, icona di uno di quelli che dalle Vele usciranno in un cappotto di legno (come hanno promesso a Saviano).