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GOMORRA regia di Matteo Garrone

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot     7½ / 10  21/05/2008 14:32:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse tifavo in partenza per il documentario rispetto al neorealismo ma, a mio parere, il film va più alla pancia che alla testa e in questo perde dal libro, dando un'immagine forse relativa di un fenomeno che, pur nella spietatezza del ghetto (parlano da sole le Vele in campo lungo), è tutto fuorché locale. Rispetto al testo, che era miracolosamente in bilico tra saggio, inchiesta e dramma sociale, quest'ultimo sembra prendere indebitamente il sopravvento e sciogliere la freddezza necessaria.
Anche in questi termini in ogni caso il film regge e colpisce, disturba e rimane, offrendo squarci di sistema vissuto che ne riflettono purtroppo il radicamento, la solidità e la specificità rispetto a un normale apparato criminale (penso in particolar modo al sistema delle mesate).
In questo senso l'iconografia e l'estetica criminale, dal reale al cinema e ritorno, finiscono per cortocircuitare e ritrovarsi prive di senso nell'efficacia della quotidianità.
Notevoli cast (Servillo su tutti), regia e fotografia, Garrone lascia parlare l'inquadratura, impreziosendo con qualche lirismo ma evitando inutili didascalismi che avrebbero appesantito un film già impegnativo per sua natura.
Come detto in apertura, probabilmente non perfetto ma senza dubbio coraggioso e necessario.

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martina74  22/05/2008 17:15:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando avrò letto il libro saprò se poterti dare ragione... per ora il mio giudizio trova lati positivi proprio dove tu rilevi la debolezza.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  22/05/2008 17:21:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lessi il libro un paio di settimane dopo l'uscita, sarà perché mi ci sono scottato prima che scoppiasse il fenomeno che ho rilevato il divario, suppongo avessi visto direttamente il film avrei commentato in maniera più simile alla tua.

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gerardo  22/05/2008 16:44:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  22/05/2008 17:18:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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gerardo  23/05/2008 13:41:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  23/05/2008 13:45:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Pasionaria  21/05/2008 15:03:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento preciso anche se non lo condivido totalmente, solo per una lettura lievemente diversa del libro e del film.
Io, avendolo commentato a caldo, ho espresso impressioni più sul piano emotivo, lasciando da parte quello razionale. Ad ogni modo anche il libro va alla pancia, soprattutto nella seconda parte, che mi ha tristemente rivelato la solitudine dell'autore.
Il film può dare l'impressione di trasmettere un'immagine solo locale del problema, ma non è così e chi ha letto il libro lo sa bene.
Il film documenta senza dare giudizi, come dici tu non è freddo( non lo poteva essere), neanche il testo di Saviano lo è, per me ancora meno del film.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  21/05/2008 15:48:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma infatti sul piano emotivo è perfettamente riuscito, la sensazione che ti lascia addosso è micidiale; mi è solo sembrato che il libro abbia un respiro maggiore e stia più sulle sue gambe (e il tuo 'chi ha letto il libro lo sa' me lo conferma), andando sia alla pancia che alla testa, per rimanere alla metafora.
Paradossalmente e in generale, l'immagine quasi sempre toglie qualcosa alla parola.
Dal punto di vista prettamente cinematografico invece sottoscriverei il commento tuo e di mare e meriterebbe anche un 8.5-9, ma volutamente ho speso un'analisi differenziata su un aspetto che poteva, a mio parere, essere affrontato più compiutamente.

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ferro84  22/05/2008 01:01:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sto scrivendo la recensione del film e nel punto da te sottolineato anche io sono rimasto molto perplesso.

Alla fine Garrone non si espone lascia a Saviano il compito di fare i nomi e cognomi, di raccontare la cronaca.
A prima vista sembra così, sicuramente il documentario avrebbe dato giustizia al libro, però se ci pensi, se il compito di Gomorra è la denuncia, la potenza comunicativa è la cosa più importante.

Già così è un film difficile MA IN QUANTI AVREBBERO VISTO IL DOCUMENTARIO?

Sarebbe stato confinato nelle solite sale d'essai e confinato a qualche coraggioso esercente.

No meglio così più commerciale senza cadere nel pulp
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  22/05/2008 10:46:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma infatti non ho detto che non sia riuscito, garrone non aveva bisogno di esporsi più di Saviano, semplicemente in oltre 2 ore a disposizione si poteva articolare qualcos'altro e sorvolare su qualche lungaggine, commercialmente non sarebbe cambiato.
Invia una mail all'autore del commento cash  22/05/2008 12:31:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non credo sia semplicemente una questione di fare nomi.