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OXFORD MURDERS - TEOREMA DI UN DELITTO regia di Alex De La Iglesia

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matteoscarface     5½ / 10  16/04/2008 12:29:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Teoricamente dalla trama ne poteva uscire fuori un thriller bellissimo, usare la matematica per risolvere i delitti è un'idea originale, molto bella, ma qui non è sfruttata a dovere. Non c'è assolutamente ritmo, è troppo verboso e soprattutto tutto quanto ci viene spiegato a parole, un giallo didascalico non è il massimo per lo spettatore, che vorrebbe risolvere l'inghippo mano a mano che si snoda la vicenda. Il colpo di scena finale poi è disteso per diversi minuti, e questo non va bene. Tralasciando alcuni evidenti buchi di sceneggiatura, Alex de la Iglesia centra il colpo quando da libero sfogo alla sua tecnica registica e alle sue personali fissazioni, infatti il fatto di riempire il film di facce diverse, strane, contorte, o di freak grotteschi lo rende un pò originale (è il regista di action mutante), c'è un ottimo piano sequenza e altre belle invenzioni. Non sa comunque che strada prendere, se quella seria (che forse sarebbe stata più adatta) o quella del grottesco con punte di trash (gli spaghetti e la tettona in parannanza). Vorrei però spezzare una spada di Damocle in favore della tettona che, scusate, ma vale il film.
Ottimo John Hurt, che però dovrebbe ogni tanto passare l'aspirapolvere tra le rughe, dove si annidano oramai colonie di acari, meno Frodo Baggins.
Rimane un certo stile non americano e non patinato di quel pazzo mutante di De la Iglesia, apprezzabile in ogni caso.

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rox special  17/04/2008 22:30:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo sulla tettona!!

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matteoscarface  18/04/2008 13:10:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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