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CATWOMAN regia di Pitof

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gerardo     7 / 10  23/12/2004 19:55:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per la prima mezz'ora si assiste alle disavventure dell'imbranata Patience (che nome!) che sta per essere cacciata via dal lavoro ecc. Come succede spesso nei film sui supereroi di derivazione fumettistica, il protagonista è un disastro nella vita "normale". Ma quando interviene l'elemento/situazione che modifica la natura umana, i protagonisti acquisiscono non solo i superpoteri, ma anche la consapevolezza della propria diversità/superiorità. In Catwoman però, questo processo avviene nel giro di pochissimi minuti e di un paio di sequenze piuttosto insignificanti (se non stupide: la partita a basket che diventa danza rap...). In men che non si dica, Patience si trasforma da semicesso castigato e represso (Halle Berry non potrà mai essere totalmente bidone) in strapertica di femmina con tanto di tutina in latex da sadomaso, frustino, maschera da miciona (porka), menne [se lo scrivo così forse non lo censurano] in fuori, khulo ben in vista, taglio di capelli da femme fatale e rossetto arrapante. Più che vendicarsi di quello che le hanno fatto, sembra che voglia andarsi a prendere una rivincita per tutti gli insulti subiti da bambina fino ad allora. Per la serie: la rivincita dei Nerds. In men che non si dica ha già imparato a menare le mani e, soprattutto, a fare la zoccolona (sembra fosse questo il suo reale obiettivo). Altro che raffinatezza ed eleganza di Michelle Pfeiffer, l'altra gattona cinematografica!...
Dicevo, dopo due scene ha già imparato a impennare con la Ducati Monster, quando poi il mio gatto, dopo 18 anni e mezzo suonati, non ha ancora imparato a gestire il controllo della derapata quando sgomma sul pavimento liscio.
Non mi dilungo. Il film in sé non è gran cosa, ma è tremendamente simpatico e gradevole. Sarà l'atmosfera fetish, un po' dark, saranno i gatti che adoro, sarà che Halle Berry ha altri argomenti per distrarti, chissà...
Ora esco, vado a cercarmi una donzella che voglia fare la gattina con me. Senza graffiare, però.