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LATITUDINE ZERO regia di Ishiro Honda

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Cliff72     9 / 10  27/02/2008 11:23:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Latitudine Zero è un gioiellino della cinematografia di fantascienza giapponese che, ispirandosi a “20.000 leghe sotto i mari” di Verne, mi ha entusiasmato durante la mia adolescenza quando, negli anni ’80, veniva spesso trasmesso da alcune emittenti private romane.
Latitudine Zero è il punto dove la linea dell’equatore si interseca con quella internazionale del cambiamento di data e il film immagina che proprio lì, nelle profondità dell’oceano, esista il regno di Utopia, dove gli uomini vivono in pace, refrattari ai sentimenti dell’avidità e della sopraffazione reciproca, silenziosi osservatori (e, alla bisogna, consiglieri) del rozzo mondo di superficie. In questa regione fantastica si ritrovano per caso due scienziati e un giornalista, guidati dal capitano MacKenzie, a capo del sottomarino Alpha, e coinvolti nella lotta al perfido Malic, che intende distruggere il pacifico regno.
Il film pone in essere molti dei temi cari a Honda, e sviluppa le sue tesi attraverso la contrapposizione bene/male ravvisabile nei personaggi di MacKenzie e di Malic, a loro volta riflesso di quella cultura dei blocchi contrapposti che in quel periodo divideva il mondo tra Est e Ovest (più volte tirata in ballo nel film). In un simile quadro generale il regno di Utopia si colloca come realtà inafferrabile, refrattaria a essere compresa dal razionalismo che giudica ormai inevitabile la cultura dello scontro (si veda la continua incredulità del giornalista Perry Lawton, che nel fare appello alla logica ritiene impossibili le regole sulle quali si basa la civiltà sottomarina).
Con Latitudine Zero Honda, quindi, rovescia la prospettiva pessimista mostrata in Godzilla e Matango e si pone stavolta in un’ottica antirazionalista e positivista, elevando il regno di Utopia a unica speranza per un mondo corrotto.
Un film veramente d’altri tempi, affascinante e, per gli appassionati come me, CULT imperdibile!!