kowalsky 7 / 10 14/04/2010 18:41:27 » Rispondi Sembra un film pensato per il mercato indie americano, un crocevia tra i Coen e il cinema minimalista di Jarmush. In realtà nella sua apparente "diversità" colgo una fortissima reminescenza di un certo Samuel Beckett. A tratti, la "dead zone" di questi personaggi sembra illuderci, perchè la loro disadattabilità in fondo è innoqua, non pretende quasi mai di tastare il terreno o calcare la mano piu' del dovuto (v. l'episodio del figlio del capo-banda). Ma risulta complessivamente piacevole e divertente, con quel retrogusto amaro che è lecito concedere a tutti i cult movies che si rispettino