suzuki71 5 / 10 01/04/2008 11:57:10 » Rispondi Il film inizia molto bene, poi per tre quarti naviga nella calma piatta di un racconto monocorde e privo di particolare interesse al passare dei primi quindici minuti. Poi a secondo tempo inoltrato il film recupera originalità con l'introduzione del contrasto Roma - MIlano e l'evoluzione "top" del protagonista, per naufragare di nuovo in una banale e davvero troppo scontata e fintamente impegnata rinuncia della situazione di benessere raggiunta: se questo doveva essere il messaggio, allora il "male" del mondo milanese doveva venir fuori meglio accentuandone la perversità o il disagio, così sembra davvero inspiegabile, scontato e ingenuo. Un film che non appassiona molto, dopo un po' ci si annoia, e il finale didascalico e iperscontato non fa che confermare un'impresisone deludente del nuovo cinema italiano, quasi sempre velleitario e pretenzioso.
Delfina 25/09/2011 22:54:40 » Rispondi Non si tratta di una "impegnata rinuncia della situazione di benessere raggiunta", come scrivi, piuttosto invece di una reazione molto istintiva, nata da una diversa cultura, molto più pudica se vogliamo, ma non così strana da capire, anzi. E perfettamente coerente con la storia precedente.